Via i gazebo della discordia Il Corso diventa “rambla”
Dai gazebo a un giardino, cambia volto l'isola pedonale di corso Trentin. Sarà "un giardino pedonale", nuovo concetto per animare il tratto chiuso al traffico che tante polemiche ha suscitato.
Il Comune ha ricordato che in ogni caso era già previsto, al momento della posa dei gazebo, lo scorso dicembre, un termine per la loro installazione e che a marzo avrebbero lasciato il posto a un nuovo arredo. Al posto dei gazebo, molto discussi e avversati dai commercianti del centro, nell’arco di una decina di giorni inizierà il posizionamento del nuovo arredo dell’area, ispirato al tema dell’Expo. Con un programma di eventi fino alla Fiera del Rosario. La disintallazione è iniziata ieri. Il fulcro del nuovo corso Trentin pedonalizzato saranno i plateatici concessi ai tre bar affacciati sulla strada, realizzati secondo un progetto unitario. Attorno ai plateatici dei pubblici esercizi è previsto un giardino urbano per fare dell’area lo scenario di eventi in linea con Expo 2105. «I gazebo invece verranno destinati al loro utilizzo naturale, ovvero le manifestazioni primaverili ed estive, come previsto già al momento della loro acquisizione», spiega il sindaco Andrea Cereser, «i primi quattro a essere rimossi andranno al Museo della Bonifica per l’avvio di una serie di attività con i bambini». «Il nuovo arredo sarà in parte una sorpresa, ma la nuova isola pedonale è il palcoscenico ideale per comunicare Expo 2015, in linea con il suo tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita», aggiunge Cereser, «che sarà il collante di una serie di eventi e manifestazioni a partire già da marzo». Gli interventi rientrano nel progetto "Passeggiando per San Donà", iniziato lo scorso 19 dicembre. Allora fu decisa la proroga della pedonalizzazione del tratto del Corso tra via Battisti e via del Campanile e furono allestiti i gazebo tra le proteste dei negozianti che avevano criticato il loro impatto, ma anche i contenuti. Ai commercianti si erano uniti nella protesta i residenti di via Jesolo, preoccupati per l'aumento del traffico, e via Eraclea, anche questa molto più trafficata con la chiusura del centro. La protesta ha assunto toni talvolta eccessivi e volgari, ma comunque va tenuta in considerazione come termometro delle valutazioni su queste iniziative legate alla pedonalizzazione che ancora appare in divenire e suscettibile di modifiche e migliorie. «L’arredo urbano strumento di un progetto più ampio: quello di fare di corso Trentin la piccola rambla di San Donà, uno spazio di vita per ogni sandonatese», conclude il sindaco.
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