Via Gramsci, medici addio e il quartiere protesta
MIRANO. Quattro medici di base lasciano via Gramsci e nel quartiere scatta la protesta. Sulle barricate residenti, soprattutto anziani e attività commerciali, partita anche una raccolta firme per impedire la fuga dei dottori. Ma il destino è segnato e ha un suo perché: se ne andranno, dal 1° gennaio, i quattro ambulatori della medicina di gruppo all’inizio del viale, al civico 3. I dottori Walter Boato, Stefano Perale, Lorenzo Rossi e Carmelo Scalici raggiungeranno altri quattro colleghi (Di Giovannantonio, Saccon, Tomat e Vicariotto) nella sede dell’associazione di medici di medicina generale al Centro Vittoria, lo stabile che si affaccia sul Ponte Nuovo, tra via della Vittoria e via Cimitero. Un edificio moderno, accogliente e più adatto allo scopo, dicono gli addetti ai lavori. Con loro altri cinque medici, per un totale di 13, che allargheranno la rete dei professionisti che già hanno lì il loro studio, un servizio molto apprezzato in città, primo passo verso la sanità del futuro. Potrebbe diventare una vera e propria medicina di gruppo integrata, struttura in grado di garantire l’intera assistenza primaria ai cittadini: non solo il medico di famiglia, ma anche segreteria, infermieri, specialisti e guardia medica.
Si potranno effettuare anche alcuni esami, con possibilità diagnostiche e terapeutiche possibili oggi solo in ospedale. Obiettivi perseguiti dall’Asl 13, che punta sempre più a deospedalizzare la sanità, mantenendo i nosocomi solo per gli acuti. Obiettivi già diventati realtà a Martellago, Mira, Noale, Spinea e Vigonovo. A Mirano ancora no, ma il Centro Vittoria, che fra un mese e mezzo vedrà triplicare i medici di base, si candida a diventarlo presto.
L’accentramento però non piace a tutti. Soprattutto non piace a via Gramsci, che si vede “strappare” la sua medicina di gruppo: «Siamo spaventati da questa novità», affermano alcuni utenti, «soprattutto i più anziani che abitano in questo quartiere e che avevano nel loro medico un punto di riferimento. Finire in via della Vittoria per noi è scomodo, soprattutto per chi ha problemi a muoversi a piedi e via della Vittoria è anche molto trafficata». Anche per questo motivo è partita una raccolta firme, con base al bar “Giornale & Caffè”, sotto i portici all’inizio del viale. L’obiettivo è promuovere una petizione, anche se ormai il trasferimento è cosa fatta e difficilmente potrà essere fermato. A non darsi per vinti però non ci solo gli utenti, ma anche alcuni commercianti. Anche la farmacia del quartiere, situata proprio sotto gli ambulatori, rischia inevitabilmente di subire un danno dalla partenza dei medici.
Filippo De Gaspari
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