Via Desman, la protesta coinvolge altre strade

Anche via Varotara chiede piste ciclabili e più sicurezza. Sui cancelli pezzi di biciclette

ZIANIGO. Via Desman e non solo. Si allarga la protesta dei residenti della provinciale, in strada ogni giorno (tranne durante le feste di Natale) dallo scorso 17 novembre, per chiedere più sicurezza, limiti di velocità e la pista ciclabile, com’è per il tratto padovano dell’antica strada romana. Alla protesta aderiscono ora anche i residenti di via Varotara, in centro a Zianigo, dove sui cancelli delle case sono comparsi altri striscioni per chiedere maggior tutela per chi utilizza la viabilità locale e la possibilità di muoversi in sicurezza. Anche in via Bollati alcuni residenti hanno manifestato l’intenzione di unirsi alla mobilitazione. In via Desman intanto i residenti non sembrano per nulla provati da due mesi quasi ininterrotti di manifestazioni quotidiane. «Continuiamo ad esserci», afferma il portavoce del comitato Marino Dalle Fratte, «se la gente crede che qualcosa si possa cambiare venga a trovarci: ogni mattina siamo in strada alle 7.30».

Intanto la mobilitazione assume anche nuove sembianze. Oltre agli striscioni (quasi uno per ogni cancello), nei giorni scorsi sono comparse in via Desman, nel territorio di Mirano carcasse e pezzi di bicicletta: ruote appese agli alberi, telai agganciati alle cancellate, quasi a voler mostrare cosa resta della volontà degli abitanti di muoversi in sicurezza nel loro quartiere. Tra questo cimitero di bici e tra nuove speranze di essere ascoltati, la protesta continua, ogni mattina, con 20-30 residenti in strada a condurre a mano la loro bici, camminando pericolosamente sul ciglio della provinciale.(f.d.g.)

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