«Via del Mare, i benefici sono inesistenti»

Spessotto (M5S) all’attacco dei sindaci Zoggia e Forcolin che restano favorevoli al progetto
in allegato la planimetria dell'autostrada del mare Meolo-Jesolo.per Antonio ColuccigrazieGiovanni Monforte - Il progetto e la sala gremita di gente
in allegato la planimetria dell'autostrada del mare Meolo-Jesolo.per Antonio ColuccigrazieGiovanni Monforte - Il progetto e la sala gremita di gente

JESOLO. «Via del Mare, Zoggia e Forcolin illustrino i declamati benefici dell’opera per i cittadini». La deputata sandonatese del M5S, Arianna Spessotto, va all’attacco dei sindaci di Jesolo e Musile, dopo che l’Autorità Anticorruzione ha avviato le verifiche sull’iter della superstrada a pedaggio tra il casello dell’A4 di Meolo e Jesolo. Sia Zoggia che Forcolin, pur dicendosi favorevoli ai controlli sul piano della legalità, hanno espresso l’augurio che, al termine delle verifiche, si provveda senza indugio a realizzare la grande opera.

«Vorrei chiedere a Zoggia e Forcolin, gli unici tra i sindaci dei Comuni attraversati dall’opera ad aver manifestato il loro appoggio alla costruzione, che spiegassero nel dettaglio quali sono gli ipotetici benefici che la realizzazione della superstrada a pedaggio apporterebbe ai cittadini e ai Comuni interessati dall’opera», attacca Arianna Spessotto, «non è sufficiente declamare, come ha fatto Zoggia, la strategicità dell’opera e il suo essere “vitale per tutta la costa del Veneto”, se non si approfondiscono nel dettaglio i supposti benefici, tanto sbandierati ma mai esplicitati, che tutti i Comuni del litorale avrebbero dalla realizzazione della via del Mare».

La deputata grillina ricorda i dubbi sollevati dai sindaci dell’entroterra. «La Treviso Mare è una strada già ampiamente pagata dai veneti e per questo non ha alcun senso imporre il pedaggio, se non quello finalizzato al profitto», conclude Spessotto, «alla luce dei recenti scandali legati al sistema corruttivo alla base dell’aggiudicazione degli appalti delle grandi opere in Veneto, va ripensato l’intero modello di mobilità sul territorio regionale a favore di soluzioni più sostenibili a vantaggio dei cittadini, che non si esauriscano nella costruzione di nuove autostrade ma che investano nel trasporto intelligente».

Giovanni Monforte

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