Via Dante, tolte le panchine dello spaccio
Spaccio, ubriaconi e degrado: le panchine se ne vanno da via Dante. Ieri dopo le 15 gli operai di Veritas le hanno staccate dal selciato e caricate sul camion.
Dopo essere state rimesse a nuovo saranno sistemate nei cortili dei condomini che si affacciano sulla strada. L’intervento riguarda il tratto ciclo-pedonale compreso tra le vie Felisati e Cavallotti, dove ci sono sette panchine, sei rivolte verso la strada e una verso quegli stessi condomini che tra alcune settimane, grazie all’accordo raggiunto con gli inquilini, le ospiteranno. Già lo scorso ottobre erano state eliminate le sedute comprese nel tratto compreso tra le vie Sernaglia e Cavallotti, davanti alla scuola Battisti. La decisione è stata presa dal Comune, in particolare dagli assessorati all’Ambiente, di Gianfranco Bettin, e alle Politiche sociali, di Sandro Simionato.
«Non c’è, in questo momento, altro modo di garantire più tranquillità ai residenti del quartiere e agli onesti passanti. Le panchine sono diventate luogo di incontro e di comportamenti incivili e teppistici da parte di personaggi che, a quanto pare, con le leggi esistenti e con le risorse attualmente a disposizione delle forze dell’ordine, non si riesce a mettere in condizione di non nuocere», spiega Bettin, «restando ognuna a pochi metri da dov’era, ma sotto il controllo dei residenti, le panchine, se cambierà la situazione, potranno tornare facilmente dov’erano».
La decisione è stata presa, anche in accordo con la pulizia municipale e soprattutto con gli operatori dell’Etam, il servizio di animazione di strada. «È stata una soluzione maturata con i cittadini, in un percorso di confronto durato un anno», spiegano dall’Etam, «è una sperimentazione, non una resa del Comune, una risposta creativa perché tiene conto delle esigenze dei residenti, e perché, spostando le panchine nei cortili dei palazzi, salva il presidio del territorio». La rimozione delle panchine dal percorso pedonale va di pari passo con l’accordo fatto con le Ferrovie dello Stato, società proprietaria di un’area, in via Ariosto - una stradina parallela a via Dante - dove ci sono alcuni garage, alcuni dei quali occupati, usati per lo spaccio di droga. L’area infatti sarà chiusa a spese del Comune con reti e cancelli così che vi potrà accedere solo chi sarà munito della chiave d’ingresso. «Piuttosto che lasciare la zona nelle condizioni in cui è, con rifiuti, siringhe e profilattici», aggiunge Bettin, «preferiamo spendere poche migliaia di euro per metterla in sicurezza e allontanare gli spacciatori». In questi giorni ci sono stati anche svariati interventi di pulizia nelle aree verdi del quartiere, pubbliche e anche private.
SPACCIO, VIA LE PANCHINE
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