Via con la raccolta porta a porta si parte in ottobre a Dorsoduro

Razzini e De Martin: «Chiediamo ai veneziani di modificare le loro abitudini per migliorare il decoro» Il netturbino suonerà dalle 7.30 alle 12. Barche-cassonetto dalle 6.30 alle 8.30 per chi vuol fare da sé
Di Roberta De Rossi
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.07.2016.- Conferenza stampa "Togliamo i sacchetti di rifiuti dalle calli di Venezia" Cà Farsetti. Andrea Razzini (veritas), Ass. Massimiliano de Martini
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 20.07.2016.- Conferenza stampa "Togliamo i sacchetti di rifiuti dalle calli di Venezia" Cà Farsetti. Andrea Razzini (veritas), Ass. Massimiliano de Martini

La metamorfosi durerà da ottobre 2016 all’estate 2018, sestiere dopo sestiere: si dovranno abituare prima i residenti a Dorsoduro e per ultimi quelli alla Giudecca. L’obiettivo di Comune e Veritas è dichiarato: niente più sacchetti d’immondizia poggiati a terra fuori della porta di casa. Niente più rifiuti sparpagliati da gabbiani sempre più famelici, con seguito di topi e piccioni.

La raccolta porta-a-porta torna all’antico, quando lo spazzino suonava il campanello di casa e gli si consegnava il sacco d’immondizia. E siccome Venezia non è più quella di quarant’anni fa con nonne e mamme casalinghe, gli scampanellii alle 7.30 possono andare di traverso a più di qualcuno e in città ci sono ristoranti, uffici, attività, seconde case, chi vorrà potrà far da sé, portando l’immondizia fino alle barche-cassonetto che la mattina saranno ormeggiate qua e là: ma solo dalle 6.30 alle 8.30. E, certo, non tutti le avranno sotto casa. Tant’è: o ci si abitua o saranno multe da 167 euro, come deciso dal Comune.

«I rifiuti dai sacchetti sono l’alimento principali di topi e gabbiani: diciamo che sinora troppi veneziani non sono stati molto rispettosi degli orari di conferimento e che i turisti delle seconde case spesso non sanno cosa siano. Avevamo ricevuto un richiamo forte dell’autorità sanitaria ad intervenire e così, con il Comune, abbiamo fatto», commenta Andrea Razzini, amministratore di Veritas, presentando insieme all’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin il piano “Togliamo i sacchetti di rifiuti dalle calli di Venezia”.

«Chiediamo ai veneziani di modificare le loro abitudini. Sarà uno sforzo per loro, lo sappiamo, ma offriamo un potenziamento del servizio: raccolta porta a porta o conferimento diretto», aggiunge, «forti del risultato molto positivo della sperimentazione avviata a Dorsoduro, dalla Salute all’Accademia: rifiuti a terra non ce ne sono più, le calli e le rive sono pulite, i gabbiani sono spariti (e non sono animali facili da “convincere” a cambiare abitudini) e la raccolta differenziata è al 40 per cento, quando la media di Venezia città è al 25 per cento, per la presenza dei turisti, certo, ma anche di attività: più sono grandi, più l’indifferenziato aumenta».

«I dati sulla sperimentazione che abbiamo fatto all'Accademia, che ha coinvolto 536 utenze domestiche, 404 utenze non domestiche, 365 utenze non residenti», ha aggiunto l’assessore De Martin, «hanno dimostrato che è stata rapida la capacità dei cittadini di adattarsi al nuovo sistema, anche perché hanno trovato dei vantaggi e hanno oggettivamente constatato che la zona in cui vivono risulta più pulita. Con i dati a consuntivo cercheremo anche di capire come si distribuiscono i rifiuti».

Come funzionerà. Si segue la disposizione già in vigore a Dorsoduro. Si potranno consegnare i sacchetti d’immondizia (differenziata compresa) direttamente al netturbino, che suonerà i campanelli tra le 8.30 e le 12 (dipende dalle zone). Se poi si vuol far da sé - perché si esce prima o non si vuol venir disturbati - bisognerà arrivare fino alla barca-cassonetto più vicina, ma solo tra le 6.30 e le 8.30. Sei giorni su sette.

Dove, come e quando. Dunque: si parte a ottobre con la restante zona di Dorsoduro, l’unico sestiere per il quale Veritas ha anticipato per ora anche il posizionamento delle barche, che saranno sei (erano due nel corso della sperimentazione) e saranno ormeggiate la mattina in Rio della Salute, Rio di San Vio, San Basilio, Fondamenta ta dell'Arzere, Ponte San Trovaso, Fondamenta Alberti. Poi si proseguirà per tappe: gennaio 2017 Santa Croce e entro primavera San Polo, maggio 2017 San Marco, ottobre Cannaregio, febbraio 2018 Castello e poi Giudecca. A Murano e Burano resterà il porta a porta tradizionale: i residenti sono più virtuosi nel non esporre i rifiuti nottetempo o nei giorni di festa.

Pro e contro. Chi abita a Dorsoduro - nella zona che ha fatto da test - conferma che le calli e i campi sono più puliti: niente rifiuti a terra o gabbiani. Complimenti anche alla gentilezza del personale Veritas, sempredisponibile e sorridente.

Ma c’è un doppio “ma”, legato alle poche barche-cassonetto a disposizione e al tempo ristretto (6.30-8.30) per il conferimento diretto, che limita le persone (anziani, turisti, quanti hanno una lavoro notturno) che si muovono di casa più tardi, ma comunque prima dell’arrivo dello spazzino. Risultato: c’è chi si tiene l’immondizia in casa più giorni.

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