Al via i centri estivi a Venezia: per ora registrati sono 35 ma aumenteranno

Piattaforma comunale permette di mappare le proposte. L’assessora Besio: «Un beneficio per tutta la comunità»

Maria Ducoli
Alcuni bambini partecipano a un centro estivo
Alcuni bambini partecipano a un centro estivo

In fatto di proposte estive per bambini e ragazzi, c’è l’imbarazzo della scelta. Dalle attività sportive a quelle più creative, fino allo yoga, atelier e giochi da tavolo, ad aiutare le famiglie nella scelta è il Comune di Venezia, che anche quest’anno ha riproposto la “Mappa interattiva di ricognizione dei Centri estivi”, uno strumento online, nato tre anni fa, che consente di cercare le proposte sulla base della collocazione territoriale, ma anche della tipologia di attività che si sta cercando, tra offerta sportiva, culturale o a tutela dell’ambiente.

La piattaforma è stata aperta ufficialmente solo qualche giorno fa e sono già 35 le realtà che si sono registrate, sponsorizzando, così, la propria proposta per l’estate. E, spiega l’assessora alle politiche educative, Laura Besio, presumibilmente tante altre si aggiungeranno nel corso delle prossime settimane. «L’anno scorso ci aggiravamo su un centinaio di proposte consultabili nella mappa, credo che anche quest’anno vedremo il fiorire di più proposte».

Il bando

«A latere della mappa», prosegue Besio, «abbiamo aperto il bando per la concessione degli spazi comunali, per tutte quelle realtà che vorrebbero proporre un centro estivo ma non hanno uno spazio adeguato», aggiunge, «questo, per esempio, lo scorso anno ha permesso alla Polisportiva arcobaleno e all’associazione Abc Marghera di accogliere circa 2.700 bambini, con prezzi calmierati».

Tra gli spazi concessi dal Comune, le scuole primarie Pellico e Da Vinci a Mestre, la Filzi alla Gazzera, la Santa barbara a Chirignago, la Visentini a Marghera e la Medico a Zelarino, giusto per citarne alcune. «Sono tante» ammette l’assessora, «e il bando prevede di mantenere quote basse per le famiglie».

I contributi

Negli scorsi anni, il Comune ha erogato diversi contributi a centri estivi realizzati. «Solo lo scorso anno abbiamo dato un riconoscimento di circa 200mila euro alle varie realtà che avevano rispettato determinati requisiti, nell’ottica secondo cui chiunque metta in piedi un centro estivo sta offrendo un servizio alla comunità, che può solo trarre un beneficio». Guardando al lato economico, i costi dei vari centri estivi non sembrano essere aumentati: spaziano tutti dai 100 euro alla settimana per la mezza giornata ai 200 per l’orario prolungato.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia