Via Calnova, una strada ad altissimo rischio

Il giovane è l’ultima vittima di una lunga lista. Grande cordoglio a Ponte di Piave dove abitava
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - NOVENTA DI PIAVE - INCIDENTE IN VIA CALNOVA - PREVEDELLO FRANCESCO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - NOVENTA DI PIAVE - INCIDENTE IN VIA CALNOVA - PREVEDELLO FRANCESCO

NOVENTA. Una strada ad alto rischio. Tanti sono stati gli incidenti stradali, anche molto gravi, che in questi anni si sono verificati in via Calnova.

Una strada periferica di Noventa di Piave, ma molto trafficata perché collega la rotonda del casello autostradale alla zona industriale ancora particolarmente attiva. Il via vai di auto e mezzi pesanti che raggiungono le varie aziende della zona industriale si unisce a quello dei residenti nelle numerose abitazioni che sorgono lungo la strada. Inoltre, in via Calnova, scorrono su entrambi i lati due fossati piuttosto profondi sopra i quali passano i vari ponti e passi carrai per entrare nelle case. Un’uscita stradale può pertanto risultare fatale sia per il fossato sia per l’impatto con queste strutture in cemento, come nel caso di ieri sera. In tanti episodi si sono verificati sorpassi e fuoriuscite stradali con esiti molto gravi che hanno allarmato i residenti. Si tratta oltretutto di una strada lunga e dritta, che invita a premere sull’acceleratore, e anche una piccola distrazione può essere fatale per chi si trova alla guida delle auto e soprattutto delle moto.

La morte del 30enne ha suscitato grande cordoglio a Ponte di Piave (Tv) dove viveva. «Esprimo a nome mio e dell’amministrazione comunale il più profondo cordoglio, per questo tragico incidente. Siamo vicini alla famiglia», ha dichiarato addolorata il sindaco Paola Roma saputa la notizia. Francesco avrebbe compiuto 31 anni il prossimo 14 ottobre ed era figlio di una nota famiglia di Ponte. Il giovane aveva diverse passioni tra cui l’amore verso il baseball, a Ponte infatti, dove Francesco è cresciuto, vi è una società sportiva, il Ponte Baseball, che ha una storia di oltre quarant’anni, uno sport che ha forgiato diverse generazioni di ragazzi del territorio. Un dolore troppo grande che ha lasciato senza parole la comunità che si è chiusa nel silenzio.
 

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