Via Barbarigo rimarrà stretta e al buio
SOTTOMARINA. Nessuna speranza per via Barbarigo. L’arteria turistica, unica via d’accesso ai campeggi dell’area sud, non sarà riqualificata né sistemata con interventi di minima per la prossima stagione. A gelare le speranze degli operatori turistici, ma anche di migliaia di turisti provenienti dal Veneto e da mezza Europa, le parole dell’assessore ai Lavori pubblici Elga Messina che lunedì in Consiglio ha risposto all’interrogazione di Marcellina Segantin di Chioggiaviva. Per via Barbarigo non ci sono soldi. La strada rimarrà stretta, senza marciapiedi, con scarsa illuminazione, cigli pericolanti, buche e qualsiasi attrezzo ai lati per delimitare i campi.
Il problema si trascina da 40 anni e ogni anno peggiora. Nella strada transitano centinaia di mezzi al giorno, camper e roulotte. In alcuni punti non si riesce a transitare su doppia corsia. Di sera chi esce cammina in fila indiana con la pila, chi esce in bici si riempie di gilet rifrangenti e di torce. «La situazione sta veramente esasperando i gestori dei campeggi, degli stabilimenti balneari e i residenti», spiega la Segantin, «che si trovano a dover obbligatoriamente utilizzare quel tortuoso viottolo che non può essere definito strada. I problemi riguardano la sicurezza della viabilità, il decoro e gli aspetti igienico sanitari su cui ogni anno ci sono appelli e proteste».
La Segantin aveva richiesto una commissione consiliare il 24 novembre scorso per concedere audizione agli operatori turistici, ma la seduta non è mai stata convocata e la consigliera si è mossa con un’interrogazione per riuscire a ottenere una risposta. In Consiglio l’assessore ha spiegato che si sta lavorando per la nuova viabilità di via Morosini, prevista dal Prg, ma che per via Barbarigo non ci sono soldi a disposizione. «Siamo a conoscenza che via Barbarigo necessita di manutenzione», spiega l’assessore, «così come molte altre strade e calli del territorio. Purtroppo con le attuali risorse a disposizione non è possibile intervenire in ogni strada o calle. Sarà mia cura valutare e programmare in base alle risorse quali interventi realizzare nel 2017». La risposta ha provocato più di qualche brusio in aula anche a fronte del fatto che la scorsa estate, dopo un colloquio di alcuni residenti con i responsabili dei Lavori pubblici, era emerso che alcuni interventi di manutenzione, almeno per tamponare, sarebbero stati eseguiti prima della stagione. «Ci si attendeva almeno il consolidamento dei cigli», spiega la Segantin, «l’eliminazione dei cassonetti su punti non idonei, un’adeguata illuminazione, anche per sorvegliare i punti più stretti, e un minimo di decoro».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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