Via alla giunta Barbiero, il Pdl si astiene

Martellago. Voto contrario delle minoranze, duro il Movimento 5 Stelle: «Siete la vecchia politica»

MARTELLAGO. Una sala del municipio piena ha salutato lunedì sera il nuovo sindaco di Martellago Monica Barbiero (nella foto), la sua giunta e il neonato parlamentino. Una seduta per presentare la squadra di governo per i prossimi cinque anni ed eleggere il presidente del Consiglio (Giovanni Brunello) e il suo vice (Sara Sabbadin). Tutta la maggioranza (Pd, Impegno Comune) ha votato la fiducia a Barbiero, mentre le opposizioni, ad eccezione del Pdl che si è astenuto, sono state contrarie. Non sono mancati gli attacchi dalla minoranza, mentre Barbiero ha dettato le linee guida del mandato, partendo dal ricordo dei genitori, specie da papà Alfredo, che 60 anni fa, dallo stesso banco, giurò da sindaco.

Barbiero. «Spero di essere come mio padre, il sindaco di tutti», esordisce, «e punteremo sull’imprenditoria giovane, creeremo con le banche un fondo di garanzia e coinvolgeremo gli imprenditori nella Consulta. Continueremo a essere contrari alla grande distribuzione». Barbiero ha ricordato che punterà sulle aule studio a Martellago e Olmo, saranno sistemati i centri e via Frassinelli a Maerne e via Morosini a Martellago, Passante verde e rete ciclabile, palestra a Olmo, sì alla città metropolitana. Alessandro Zanuoli (Pd) ha assicurato «attenzione alle esigenze delle famiglie, ai soggetti deboli e ai giovani».

Opposizione. Altra musica dall’altra parte dell’aula. Le prime stoccate arrivano dal Movimento 5 Stelle. «Votiamo no», dice Barbara Simoncini, «e la giunta rappresenta in modo inequivocabile la continuità ed è inadatta ad affrontare la realtà che abbiamo davanti. Sono finiti i tempi dove la classe politica poteva permettersi di interpretare e gestire l’interesse generale in modo autoreferenziale». Critico pure Alberto Ferri (Lega e Con Ferri si può fare). «Siamo contrari alla città metropolitana», commenta, «e i vostri obiettivi non coincidono. Ma se alle nostre proposte costruttive ci sarà disponibilità, saremo pronti a cambiare idea». Gianfranco Pesce (Pdl) invoca collaborazione: «C’è sempre stata anche in passato, ma poche volta recepita. Spero in un modo diverso di porsi, rendendo partecipe la gente. In giunta mi auguravo più donne. L’astensione è un segnale di apertura». Moreno Bernardi di Un Comune per tutti: «Sulla città metropolitana dobbiamo contare anche noi e diamo i lavori socialmente utili a chi ha problemi finanziari. Lavorare per un centro di accoglienza diurno per gli anziani, mentre la caserma dovrà essere al centro di un progetto di sicurezza. Fra quattro anni mi dimetterò, lasciando spazio ad altri».(a.rag.)

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