Via alla fermata di Versalis, torce accese
Ieri con l’avvio delle prime procedure attivate le fiaccole di sicurezza. Sul posto Arpav e vigili del fuoco
La fermata generale dell’impianto Versalis, di Eni, ieri ha prodotto la prima attivazione delle fiaccole. E sono cominciate le telefonate dei cittadini.
Non appena è cominciata la riduzione di carico dell’impianto del Petrolchimico, una parte del prodotto è andata in fiaccola senza produrre fumo nero. Attivate le torce dell’impianto CR 1-3 «per intervento organi di protezione delle sovrapressione della colonna di separazione etilene etano», spiega una nota del Comune: «Il gas inviato a combustione è costituito prevalentemente da etilene e ampiamente entro i limiti di capacità smokeless delle torce». Il sistema Simage ha segnalato il piccolo disservizio spiegando che «non ha comportato alcun pericolo per la popolazione» e presso l’impianto per verifiche si sono portati i tecnici dell’Arpav e dei vigili del fuoco.
Una situazione, dicevamo, che Eni aveva previsto quando in questi giorni ha annunciato che dal 2 settembre scattano le operazioni di fermata generale per la manutenzione programmata degli impianti di cracking e di produzione aromatici a Porto Marghera. Un investimento complessivo di circa 23 milioni di euro, che impegna 800 lavoratori di imprese terze al giorno e una durata di 50 giorni. «Durante le operazioni di fermata è prevista l’attivazione automatica dei sistemi di sicurezza con l’accensione delle torce, nel rispetto di quanto prescritto dalle autorizzazioni; contestualmente, verrà fornita puntuale comunicazione preventiva agli eenti nel rispetto del Protocollo vigente», ha spiegato Eni. Prevedendo, quel che ieri, con l’avvio delle operazioni di riduzione di carico, puntualmente si è verificato: «Eventuali accensioni della torcia saranno possibili nei giorni precedenti, durante i transitori connessi con le fasi preliminari di preparazione alla fermata. Durante le varie fasi vengono assicurate tutte le azioni gestionali atte a minimizzare l’impatto ambientale». Sul sito del Comune altre precisazioni: «I gas inviati a combustione sono costituiti prevalentemente da etilene e propilene e verranno combusti entro i limiti di capacità smokeless delle torce. Le fiaccole rimarranno attive per la combustione di piccole quantità di idrocarburi contenute nei flussi di azoto, utilizzati per la bonifica di sezioni dell'impianto, anche nei giorni successivi alla fermata e fino al riavvio dei cicli produttivi programmato per il 19 ottobre».
Versalis ha confermato anche i lavori da 50 milioni di euro per l’ installazione di due nuove caldaie per la produzione di vapore. E sempre ieri è stato sottoscritto il Patto per la sicurezza, Versalis, Syndial e le oltre cinquanta imprese che operano a Porto Marghera con il formale impegno a garantire l’obiettivo “zero infortuni”. Coinvolto il Safety Competence Center, centro di eccellenza sulla sicurezza di Eni, nel quale operano circa 140 specialisti.
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