Via al restauro di palazzo Granaio

Chioggia. Accordo tra le attività presenti. In pochi giorni sarà finito lo sgombero

CHIOGGIA. Sgombero in corso a palazzo Granaio per lasciar posto al cantiere per il maxirestauro che partirà fra pochi giorni, prima della fine dell’anno.

Dopo 25 anni di annunci, ritardi e intoppi burocratici l’intervento di ristrutturazione di uno dei palazzi più antichi e di pregio del centro storico è ormai alla fase di partenza con l’esecuzione di tutte le operazioni propedeutiche all’apertura del cantiere vero e proprio. In questi giorni è in corso lo sgombero delle sale dalle attrezzature e dai materiali inutilizzati e depositati nel corso degli anni.

Appena conclusa la “pulizia” saranno formalmente consegnati i lavori alla ditta che si è aggiudicata l’appalto per il restauro.

Negli anni l’immobile, a causa dei cambiamenti nella destinazione d’uso, ha accumulato mobili, suppellettili e materiali che si sono ridotti a cumuli di spazzatura.

«Questione di pochi giorni», assicura l’assessore ai lavori pubblici, Riccardo Rossi, «poi inizierà l’intervento di recupero di uno dei palazzi più belli della città. A breve incontrerò nuovamente i commercianti (nel piano terra insistono due bar, una macelleria e la bottega artigianale di un piparo) e gli operatori della pescheria al minuto per concordare il cronoprogramma del cantiere che verrà redatto anche in base alle esigenze delle varie attività esistenti incorporate nell'edificio».

Uno dei motivi che hanno provocato il rinvio a più riprese del restauro è stata proprio la difficoltà di trovare un accordo con i titolari delle attività del piano terra che, gioco forza, nel momento in cui il cantiere si sposterà sul loro lato dovranno chiudere. L’intervento procederà a stralci e nella prima parte non riguarderà la zona delle attività che quindi potranno continuare a lavorare normalmente. La prima fase prevede la mappatura e la catalogazione per tipologia dei beni storici che il palazzo ospita. Si procederà poi con il consolidamento strutturale del tetto e delle travi della copertura. Tutto sarà costantemente monitorato dalla Soprintendenza di Venezia per assicurarsi che l’intervento di restauro sia conforme. Nella terza fase verrà adeguata e riqualificata l’impiantistica di tutti i locali. Solo in questa fase le attività ospitate dovranno chiudere.

Dopo il restauro palazzo Granaio ospiterà anche una pinacoteca civica in cui confluiranno alcune opere sparse per la città. (e.b.a.)

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