Via ai blocchi, ma senza multe da oggi stop a quasi 71 mila mezzi

Entra in vigore l’ordinanza per il livello arancio: dalle 8,30 alle 18,30 circolazione vietata ai veicoli a benzina Euro 0 e 1 e ai diesel fino agli Euro 3. Nessuna sanzione finché non saranno pronti i cartelloni 
Smog, al via le limitazioni al traffico da oggi ma in versione “soft”. Scattano i blocchi alle auto (benzina Euro 0 e 1 e i diesel dall’Euro 0 all’Euro 3) ma niente multe a chi trasgredisce: la nuova cartellonistica di avviso non è ancora pronta e le pattuglie dei vigili ai varchi di Mestre faranno soprattutto informazione agli automobilisti. Ieri l’amministrazione comunale, dopo aver ricevuto il bollettino dell’Agenzia per l’ambiente che ha certificato il livello 1 (arancio), ha annunciato da oggi il via alle misure di contenimento previste dalla delibera varata la scorsa settimana e frutto dell’accordo padano contro l’inquinamento.


La curiosità.
Se il livello rosso non è scattato, è grazie al meteo: pioggia e vento di domenica hanno prodotto una situazione particolarissima. La centralina di via Bissuola ha visto crollare i valori dai 108 microgrammi delle 2 di domenica agli appena 3 di ieri alle 14. Un record.


I provvedimenti.
Nel Comune di Venezia da oggi, quindi, entrano in vigore le limitazioni alla circolazione veicolare. Con il livello 1 - arancio - dell’emergenza (attivo dopo 4 giorni consecutivi di sforamenti del limite di 50 microgrammi per metro cubo) devono fermarsi e non circolare dalle 8.30 alle 18.30 i ciclomotori e motocicli Euro 0 a due tempi; le autovetture private alimentate a benzina Euro 0 e 1 e diesel Euro 0, 1, 2, 3. Si devono fermare anche i veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a diesel Euro 1, 2 e 3, ma dalle 8.30 alle 12.30. Il divieto sarà valido fino a giovedì 26 ottobre compreso, quando il nuovo bollettino Arpav segnalerà se la situazione ambientale peggiorerà facendo scattare il livello 2 (colore rosso, attivo dopo 10 giorni di sforamenti) o si torna al livello verde.


Quanti sono i mezzi coinvolti?
In provincia di Venezia parliamo complessivamente di quasi 71 mila veicoli, compresi i motocicli (
dati 2016-fonte Aci
). Con il livello rosso vanno aggiunti altri 60 mila veicoli.


Traffico acqueo free.
Dalle limitazioni resta fuori sempre il centro storico veneziano: niente fermo per le barche a Venezia e questo nonostante i valori delle centraline di Sacca Fisola e Rio Novo confermino che il problema smog coinvolge anche la città storica.


I dati di Arpav.
Il bollettino di Arpav ha spiegato che ieri ed oggi è previsto un miglioramento delle condizioni meteo, con una riduzione di inquinanti tale «da scongiurare provvedimenti più drastici» nonostante i valori delle centraline di venerdì, sabato e domenica potessero far prevedere come ovvio il livello 2 (rosso). Venezia come Padova, Vicenza, Belluno rimane per questo al livello arancione. Treviso e Chioggia passano al verde. La verifica ci sarà giovedì con il secondo bollettino settimanale.


Forum dell’aria.
A stupire è anche che l’allarme polveri sottili si faccia notare senza che siano accesi i riscaldamenti nelle case. «Evidentemente le fonti emissive più impattanti sono altre», rileva Anthony Candiello del Forum dell’Aria. «Va ricordato che qui, tra centrali a carbone, e a compost, grandi impianti industriali, navi commerciali e passeggeri, traffico pesante e leggero di attraversamento, di fonti emissive sulle quali intervenire ne abbiamo in quantità».


Appello degli assessori.
«Faccio appello al senso di responsabilità di tutti i residenti, 260 mila persone che possono incidere con i loro comportamenti. Solo con interventi congiunti e coordinati potremmo ridurre gli inquinanti nell'aria che respiriamo», dice l’assessore all’Ambiente, Massimiliano De Martin che ammette poi: «Servirebbero incentivi governativi per cambiare i veicoli più inquinanti». Anche l’assessore alla mobilità Renato Boraso si rivolge ai cittadini: «Limitino l'utilizzo dei mezzi privati preferendo quelli pubblici, unitamente ad una maggiore attenzione all'uso del riscaldamento a casa e negli uffici. Sono azioni positive necessarie per salvaguardare il benessere di tutti».


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