Vgate, primo passaggio a Roma Il Ministero prende tempo
Vgate, il progetto del porto d’Altura a più di due chilometri da Isola Verde, presentato a Roma. I rappresentanti della società infatti venerdì sono volati a Roma dove era stato convocato un tavolo di presentazione del progetto Vgate alla Commissione tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nazionale, nell’ambito del procedimento di scoping promosso appunto dalla società. «I rappresentanti di Vgate hanno avuto modo di spiegare le potenzialità del progetto per il territorio e soprattutto esemplificare la sostenibilità e compatibilità ambientale della proposta», spiega dalla società, «lo spostamento verso il mare e fuori della laguna veneta, coniugato con l’efficienza logistica, ne determina un importante fattore di innovazione competitiva. I rappresentanti del ministero hanno potuto entrare nel merito di alcuni temi e aspetti del progetto, riservandosi la possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti». In particolare, dopo aver ricevuto i pareri del Comune di Chioggia e della Città metropolitana, la struttura del ministero dell’Ambiente sarebbe in attesa soprattutto di un parere di quelli che pesa, ovvero quello dell’ex Magistrato alle acque, oggi Provveditorato, guidato da Roberto Linetti. In ogni caso, un passo alla volta, il progetto che divide l’opinione pubblica di Chioggia sta andando avanti. Contrari gli operatori del settore turistico, favorevoli invece gli operatori portuali. Con il Comune che, da parte sua, si è detto possibilista, se pur in attesa di ulteriori approfondimenti tecnici. «Il turismo è il perno per lo sviluppo dell’economia di Chioggia», aveva spiegato Marco Michieli, presidente di Federalberghi, motivando la contrarietà della categoria agli alberghi, «un turismo da sempre rispettoso dell’ambiente naturale e paesaggistico-culturale in cui è contestualizzato». Il progetto prevede la realizzazione di Porto d’altura per l’arrivo di navi container al largo di Isola Verde, con un ponte di collegamento con la terraferma, per il trasbordo delle merci e dei container. Un progetto dal valore di oltre un miliardo di euro che, nelle intenzioni dei proponenti, potrebbero essere recuperati in parte con risorse pubbliche e in parte private, facendo ricorso al meccanismo del project financing, il quale prevede che, a fronte dell’investimento iniziale, l’infrastruttura sia poi data in concessione per un tot numero di anni. Nei pareri inviati al ministero dell’Ambiente Comune e Città metropolitana hanno fatto notare, tra le altre cose, che senza la Romea commerciale - il cui progetto sembra essere ancora in stallo - per smaltire il traffico container il progetto Vgate non potrebbe essere realizzato. —
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