Vetronaviglio: «Gli stampi portati via per produrre»

PIANIGA. La Vetronaviglio, l’azienda di Rivale di Pianiga al centro di un’aspra vertenza con i lavoratori si difende e fa parlare gli avvocati che attaccano e smentiscono le affermazioni dei...

PIANIGA. La Vetronaviglio, l’azienda di Rivale di Pianiga al centro di un’aspra vertenza con i lavoratori si difende e fa parlare gli avvocati che attaccano e smentiscono le affermazioni dei delegati sindacali. «Contrariamente a quanto asserito dai delegati sindacali», dice l’avvocato Grazia Buonaura, «la Vetronaviglio che opera da oltre 30 anni nel settore dei contenitori per cosmetici ha effettuato nel tempo importanti investimenti che hanno consentito di aumentare occupazione e produzione. Purtroppo la grave crisi di settore ha coinvolto anche la Vetronaviglio costringendola a utilizzare la Cassa integrazione per alcuni lavoratori senza attuare alcun licenziamento. Per questo diversamente da quanto affermato dai sindacati non è mai stata fatta speculazione sull’utilizzo dell’ammortizzatore sociale ed il sindacato ne è consapevole avendo firmato tutti i verbali di accordo».

L’avvocato poi dà assicurazioni: «La ragione che ha portato l’azienda a portare fuori gli stampi è legata solo a esigenze produttive e va specificato che l’azienda ha sempre corrisposto ai propri dipendenti le retribuzioni». I legali dell’azienda però aprono ai sindacati uno spiraglio di dialogo: «Vetronaviglio ribadisce la propria disponibilità a confrontarsi in modo sereno e costruttivo con i sindacati e i dipendenti come avvenuto negli ultimi 6 anni sia attraverso la sede di Confindustria che il nostro studio legale. È interesse primario infatti della famiglia proprietari dell’azienda tutelare i propri interessi anche in base agli investimenti effettuati».

La questione della Vetronaviglio però non è destinata a chiudersi in breve. I sindacati dopo aver fatto uno sciopero martedì scorso, hanno chiesto l’intervento del prefetto paventando il rischio che l’azienda voglia chiudere e trasferirsi in altra sede e precisamente in Lombardia dove ha già a Milano la sede amministrativa. (a.ab.)

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