«Vetrerie in terraferma per fare spazio agli hotel»
L’accusa della Cgil dopo la trasformazione dell’ex fornace De Majo in albergo Pettenò: «La produzione deve stare a Murano, i cambi d’uso vanno ridotti»
MURANO. I cambi di destinazione d’uso delle fornaci e delle ex vetrerie ad alberghi a Murano - con l’ultimo caso dell’ex fornace de Majo che diventerò un hotel 4 stelle della catena Nh – denotano la volontà di spostare verso la terraferma la produzione vetraria, trasformando anche l’isola in una struttura alberghiera allargata. È la dura posizione che prende sulla vicenda la segreteria Filctem Cgil di Venezia Mestre con Michele Pettenò. «L’ approvazione in così poco tempo», scrive il sindacato, «di cambio di destinazione per una struttura produttiva del vetro ci fa capire che è possibile uscire dalla crisi cambiando vocazione alle aziende. Dispiace constatare che a Murano nessuno stia parlando di come rilanciare un prodotto conosciuto in tutto il mondo come un’eccellenza ma che si continui a dare colpa alla crisi per motivare scelte pseudo industriali e che nulla hanno a che vedere con il distretto di Murano. È evidente che gli interessi sono diversi e che si vuole spostare la Murano imprenditoriale da un'altra parte. Gli stessi imprenditori vanno infatti a produrre in terraferma, mantenendo il marchio “Murano”. Ci sembra che un vero e proprio comitato di affari si stia concentrando a Murano, altro che aiuti alle imprese dell'isola. L'interesse a Murano si concentra più su attività del turismo che sulla produzione artigianale/industriale e la sua difesa». Prosegue polemicamente la nota della Filctem Cgil: «A cosa serve portare il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, e mostrargli il museo del vetro mentre una realtà storica dell’isola se ne va a produrre altrove? Ci aspettavamo dal Comune un atteggiamento diametralmente opposto sui cambi d’uso a Murano. Avevamo chiesto e continueremo a farlo di avere un confronto istituzionale per affrontare i fragili equilibri che reggono il sistema industriale di Murano, avevamo chiesto al Comune di alzare la voce sostenendo in tutte le sedi che Murano sarebbe stata isola distrettuale per la produzione del vetro. Capiamo bene che gli interessi oggi sono altri, ma comprendere non significa accettare. Le aziende che hanno deciso di continuare a produrre nonostante le molte difficoltà non vengono sostenute. Proporremo giù per le prossime settimane un’iniziativa atta a coinvolgere tutti quei soggetti che lavorano vivono e producono a Murano».
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