Vetrata sfondata a pugni, negozio bengalese nel mirino

Un uomo è andato in escandescenze per la vendita di birre a dei ragazzi e ha spaccato tutto. Il proprietario: "Abbiamo chiesto i documenti, erano maggiorenni"
Foto Agenzia Candussi / ARTICO / Mestre via CIRCONVALLAZIONE 9 / MESTRE VEDUTE ALIMENTARI IN VIA CIRCONVALLAZIONE 9 AL QUALE HANNO SFONDATO LA VETRINA.
Foto Agenzia Candussi / ARTICO / Mestre via CIRCONVALLAZIONE 9 / MESTRE VEDUTE ALIMENTARI IN VIA CIRCONVALLAZIONE 9 AL QUALE HANNO SFONDATO LA VETRINA.

MESTRE. Sfonda a pugni la vetrata dell’alimentari bengalese di via Circonvallazione.

L’episodio – l’ennesimo di una serie – venerdì pomeriggio attorno alle 16.30. Siamo all’angolo tra via Carducci, via Miranese e via Circonvallazione, l’alimentari si trova vicino alla banca. Un uomo ben piazzato sembra sia andato in escandescenze per motivazioni ancora da ricostruire, forse legate alla vendita di birre da parte dell’alimentari a dei ragazzi.

Sta di fatto che a un certo punto si è presentato nel negozio e ha iniziato a inveire contro il titolare bengalese. Prima ha preso un cartone di bibite usato per tenere la porta aperta, lo ha portato sul marciapiede e lo ha lanciato con forza contro il gestore che ha lo ha schivato per un pelo.

Poi ha demolito la vetrina (di vecchia fattura) completamente, buttandola giù a spintoni. A quel punto è stata chiamata la polizia da un residente che ha un’attività proprio sopra l’alimentari e che è arrivato in soccorso del titolare.

Sullo sfondo, la situazione di tensione che si registra tra via Verdi, via Circonvallazione, via Mazzini. Gli abitanti denunciano bande di persone in cerca di ubriacarsi, alcolizzati e spacciatori.

E poi ci sono gruppi di ragazzini, minorenni e non, che mandano avanti i più grandicelli ad acquistare alcolici e spesso e volentieri se la prendono con i negozianti bengalesi ai quali chiedono da bere. Se non vengono accontentati, ricorrono alle maniere forti come accaduto in via Fapanni qualche settimana fa.

«Sono entrate delle ragazzine», spiegano all’alimentari, «ci hanno chiesto di acquistare da bere, noi abbiamo chiesto i documenti. Erano maggiorenni, tutto qua».

Proseguono: «Poi è arrivato quest’uomo grande e grosso e ha cercato prima di usare dei cartoni di acqua per lanciarceli. Poi ha fatto da solo con la sua forza e ha demolito la vetrina. Era uno che cercava solo guai».

Adesso il titolare ha tre mesi di tempo per sporgere denuncia. Dalla sua ha la registrazione di quanto accaduto. Le telecamere private poste in zona, infatti, hanno registrato tutta la scena e il titolare, che ha già visionato il video, sporgerà regolare denuncia contro il vandalismo subito.

«Il negozio non ha mai dato noia a nessuno», spiega un signore che lavora a due passi, «È evidente che se la prendono con lui per motivazioni razziste: quanti locali e negozi vendono birre?». C’è anche chi non è della stessa opinione: «Qui gira brutta gente», spiega un commerciante, «Quel negozio non dovrebbe vendere birre perché peggiora la situazione». Qualche settimana fa il titolare della macelleria bengalese di via Fapanni, Jitu Mazzi era stato picchiato da una banda di ragazzi che volevano alcolici. L’alimentari di via Circonvallazione era stato preso di mira un anno e mezzo fa da bande che volevano rubare i prodotti. —


 

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