Vetraio sta con Littizzetto «Che ha fatto il Comune?» Bettin: roba da regimetto

murano

«Le battute possono piacere o meno. Avere governanti ottusi è inquietante». Senza usare mezzi termini ieri il consigliere Gianfranco Bettin ha commentato duramente le parole usate dal sindaco Luigi Brugnaro contro Luciana Littizzetto, comica di Che Tempo Che Fa accusando il primo cittadino di aver usato dei metodi (la mozione in consiglio comunale, la condanna pubblica, le invocate sanzioni) «da regimi autoritari o regimetti aspiranti tali». Il consigliere Marco Gasparinetti, invece, ha detto che «Quando avranno finito di lapidare la povera Littizzetto, vorrei chiedere a nome dei muranesi che cos’ha fatto il sindaco per l’isola». Andrea Penzo, artista muranese che lavora con il vetro, l’ha scritto in un post su Fb: «Io non me la prenderei con chi, in buona o cattiva fede, ha espresso un’opinione diffusa, ma con la classe politica e con gli amministratori locali che non hanno saputo contrastare questa visione ostacolando la diffusione della paccottiglia e delle cineserie che vengono vendute come se fossero muranesi in tutta la città. Le eccellenze muranesi sono destinate a confondersi nella moltitudine di ninnoli malfatti se quella che si esporta è un’immagine dell’isola superficiale e sciatta».

Bettin ha inviato ieri una nota spiegando parola per parola che cosa significhi essere un comico. «Nel suo linguaggio paradossale e sapendo bene che il livello artistico delle produzioni di Murano è eccelso, Littizzetto ha detto ai burocrati che i produttori veneziani ci sanno fare eccome! È un elogio. Trasformarlo in un attacco alla città è un segno di ottusa permalosità». —



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