Vertice Unesco a Parigi «Pronti a convincerli»
Sarà un incontro “diplomatico” e non operativo. Preambolo a quello ufficiale convocato per i primi di febbraio alla presenza dei rappresentanti del governo italiano. Martedì mattina il sindaco Luigi Brugnaro sarà a Parigi per incontrare il direttore dell’Unesco Irina Bokova.
Si presenterà con il suo staff e con il dossier già presentato la scorsa settimana a Roma. Obiettivo, quello di convincere l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ad archiviare il procedimento annunciato che potrebbe portare all’esclusione di Venezia dai siti mondiali Patrimonio dell’Umanità. Un disgelo che arriva dopo mesi di aspre polemiche tra lo stesso sindaco Brugnaro e la Bokova, dopo i richiami e l’annuncio dell’ultimatum alla città lanciato nel corso dell’ultima riunione generale dell’organizzazione a Istanbul. La laurea ad honorem consegnata alla Bokova da Ca’ Foscari e l’incontro con il sindaco, nel novembre scorso, hanno contribuito al disgelo. Ma per ottenere l’«assoluzione» da parte dell’Unesco sarà necessario convincere l’organizzazione che una direzione diversa è stata imboccata.
«Le richieste dell’Unesco sono state ignorate, finora soltanto parole», hanno ammonito ieri i vertici di Italia Nostra Venezia Lidia Fersuoch e Paolo Lanapoppi, che hanno inviato una lettera a Bokova e al vicedirettore e delegato per la Cultura l’italiano Francesco Bandarin.
Restano aperte le questioni sollevate da Italia Nostra e dalle associazioni, a cominciare dalla pressione turistica, dal passaggio delle grandi navi e dai progetti per lo scavo di nuovi canali, la trasformazione della città e i cambi d’uso, l’apertura di fast-food e negozi di souvenir al posto delle botteghe artigiane tradizionali. Un incontro organizzato dal Comune e dall’Unesco, con l’aiuto del ministero degli Esteri. «L’Ufficio veneziano dell’Unesco non ha avuto alcun ruolo nell’organizzazione del vertice. Si sa che la riunione avverrà martedì mattina, e avrà al centro i progetti della città per garantire la sua tutela.
«Siamo sulla strada giusta», ha detto al termine dell’incontro romano l’ex presidente di Eni, Telecom e Biennale Franco Bernabè, oggi coordinatore della commissione culturale italiana, «anche se i progetti hanno bisogno di qualche definizione». Nel dossier consegnato dal Comune al governo i controlli sul moto ondoso, il dibattito sulla regolazione dei flussi, il progetto del canale Tresse per le grandi navi. Si capirà già martedì se è abbastanza per “assolvere” Venezia.
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