«Vertenza Zeolite, intervenga il governo»

Mira. Interrogazione in Parlamento del deputato Andrea Martella (Pd): 40 posti di lavoro da salvare

MIRA. La chiusura della Zeolite finisce in Parlamento grazie a un’interrogazione alla Camera presentata del deputato del Pd Andrea Martella per sollecitare il Ministero dello Sviluppo economico a risolvere la vertenza. L’azienda, ferma da nove mesi, dal gennaio 2016 è pronta a mettere tutti i 40 dipendenti in mobilità. L’azienda produce zeolite (un alluminio silicato cristallino, polimeri e silicati solubili) e si trova all’interno dell’area Benckiser.

La situazione quest’anno si è complicata a causa di un contenzioso con la Reckitt sulla gestione delle utenze comuni. Ora per ripartire i 40 lavoratori che erano in organico, ora in cassa integrazione straordinaria, sperano che sia accolto il piano di separazione delle acque, piano che la stessa Zeolite punta ad illustrare al Ministero dello Sviluppo economico entro qualche settimana.

In questo periodo, scrive Martella nell’interrogazione, si è continuato a lavorare per trovare una soluzione in grado di scongiurare il licenziamento di 40 lavoratori. La soluzione è un investimento per consentire lo scarico delle acque non inquinate e l’invio diretto agli impianti della municipalizzata Veritas. È un progetto concreto che potrebbe consentire la soluzione al problema insorto tra Zeolite e Benckiser. Risulta che Zeolite abbia ripreso i contatti con i vari clienti del suo portafoglio per riprendere la collaborazione trovando riscontri positivi. Si chiede che governo riconvochi, con la massima urgenza, il tavolo di confronto del 20 aprile scorso. Martella ricorda che Reckitt Benckiser non ha ottemperato all’accordo dello scorso 20 aprile: «Veniva chiesto a Reckitt Benckiser SpA», spiega il deputato del Pd, «di riaprire immediatamente i passaggi di entrata ed uscita delle merci e del personale da e verso lo stabilimento di Zeolite Mira per consentirne la ripresa delle attività. Questo non è ancora stato fatto».

Sulla vicenda intervengono anche i sindacati . «La Zeolite a gennaio», spiega Riccardo Colletti della Filctem Cgil, «va verso la chiusura definitiva. Ci sono 40 famiglie sul lastrico: chiediamo una nuova mobilitazione da parte di partiti ed istituzioni. Siamo pronti a scendere in strada sulla Brentana a protestare».

Fra le altre realtà a rischio a Gambarare di Mira c’è anche l’ex Navalmeccanica, azienda della cantieristica che con gli ultimi cinque dipendenti rimasti sui 55 in organico quattro anni fa attende di venir acquistata per un rilancio.

Alessandro Abbadir

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