Verrà estradato il turco che si aggirava con una mannaia in stazione

Scoperte le vere generalità dell'uomo su cui pende un mandato di arresto europeo  per vari reati che vanno dal furto aggravato alla truffa e all’estorsione.
Un fermo immagine di un video registrato da una telecamera di sorveglianza, diffuso dalla Polizia che ha arrestato un uomo di nazionalita' turca trovato in possesso di una mannaia di 30 centimetri e di una grossa pietra appuntita. Venezia, 1 agosto 2016. ANSA/ US POLIZIA DI STATO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
Un fermo immagine di un video registrato da una telecamera di sorveglianza, diffuso dalla Polizia che ha arrestato un uomo di nazionalita' turca trovato in possesso di una mannaia di 30 centimetri e di una grossa pietra appuntita. Venezia, 1 agosto 2016. ANSA/ US POLIZIA DI STATO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

MESTRE. Lo scorso 31 luglio un cittadino turco, generalizzato come OZTURK Ayhan, è stato prima identificato all’interno della Stazione F.S. “Venezia – S. Lucia” ed in seguito arrestato da personale DIGOS della Questura di Venezia.

Il soggetto risultava in possesso di una mannaia ed aveva presentato documenti contraffatti.

Interpress/M.Tagliapietra Venezia Venezia 01.08.2016.- Conferenza stampa Questura arresto straniero (Turco) con Macete. Questore Angelo Sanna, Dott.ssa De Berardin (Polfer).
Interpress/M.Tagliapietra Venezia Venezia 01.08.2016.- Conferenza stampa Questura arresto straniero (Turco) con Macete. Questore Angelo Sanna, Dott.ssa De Berardin (Polfer).

Dopo l’udienza, culminata in un provvedimento di condanna con sospensione condizionale, lo straniero è stato accompagnato al CIE di Torino per un più compiuto accertamento in merito alla sua identità personale.

Il medesimo ha poi deciso di presentare istanza di protezione internazionale fornendo le nuove generalità di GUNGOR Baha, a carico del quale è risultato pendente un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania, per vari reati che vanno dal furto aggravato alla truffa e all’estorsione, oltre ad una condanna a 3 anni e 9 mesi di reclusione per truffa irrogata dalla Magistratura turca, ancora da scontare.

Accertamenti compiuti con i collaterali organi di polizia tedeschi hanno permesso di appurare che le generalità successivamente fornite erano quelle autentiche, ed i provvedimenti giudiziari sono quindi risultati eseguibili.
Lo straniero è stato perciò arrestato ed associato in carcere, a disposizione della Corte d’Appello di Torino per l’avvio delle procedure di estradizione.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia