Veritas: «Non sprecate l’acqua»

Otto consigli pratici per evitare di sprecare una risorsa importantissima ed oggi ridotta dalla siccità

Mitia Chiarin

MESTRE. Evitare di sprecare l’acqua e utilizzarla in modo consapevole. L’appello arriva da Veritas che gestisce, anche l’acquedotto veneziano. E assume rilevanza di fronte alla emergenza siccità.
«Bisogna evitare di sprecare l’acqua non solo nei periodi di scarse precipitazioni (come quello che stiamo vivendo) e di aumento dei consumi dovuti al periodo estivo, ma sempre e comunque», spiega l’azienda.


Ecco le buone pratiche di risparmio idrico, molto semplici e di immediata applicazione:
• Controllare (ed eventualmente riparare) la presenza di eventuali piccole perdite dai rubinetti e dagli scarichi del wc: una goccia al secondo può far sprecare circa 17 litri d'acqua al giorno.
• Utilizzare sciacquoni per i wc a scarico differenziato in grado di ridurre e controllare la quantità di acqua erogata.
• Installare sui rubinetti i riduttori di flusso: miscelando aria e acqua danno la sensazione di maggiore forza del getto, pur riducendo il volume d’acqua.
• Preferire la doccia al bagno: per un minuto di doccia occorrono 15 litri d'acqua, per riempire una vasca ne servono circa 150.
• Non lasciare scorrere inutilmente l’acqua ma aprire i rubinetti solo quando serve, ad esempio per il risciacquo di denti, capelli o del rasoio da barba.
• Raccogliere in una bacinella l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura e riutilizzarla per annaffiare le piante.
• Dare da bere di sera o di notte alle piante e ai giardini: l’evaporazione sarà minore, quindi servirà meno acqua. Se possibile, raccogliere l’acqua piovana e usarla per questa operazione.
• Utilizzare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico: con un lavaggio settimanale in meno sarà possibile risparmiare in un anno 5.000 litri di acqua e centinaia di euro di energia elettrica.

Da dove arriva l’acqua del rubinetto a Venezia.

L’acqua, spiega Veritas, è di ottima qualità, attentamente controllata. «E’ per la maggior parte di falda, prelevata nei campi acquiferi che si trovano a cavallo delle province di Venezia, Padova e Treviso. Poco più del 10%, invece, arriva dai fiumi Adige, Livenza e Sile.
Il rifornimento dell’area sud e centrale del nostro territorio è supportato dal Savec, il Sistema acquedottistico del Veneto centrale, oggi integrato nelle gestioni idriche. Si tratta di un’infrastruttura molto importante, realizzata dalla Regione del Veneto all’interno delle province di Venezia, Padova, Rovigo e Vicenza, attraverso la propria società Veneto Acque, in collaborazione con i gestori Veritas, Acque Venete ed Etra. Alle fonti veneziane si è quindi aggiunta nuova acqua di elevata qualità (prelevata dai pozzi di Camazzole, in provincia di Padova), in particolare per il rifornimento della città Chioggia, già servita dal tubo sublagunare in uscita dalla centrale di Sant’Andrea, a Venezia».

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