Veritas minaccia di togliergli l'acqua, ma lui ha pagato regolarmente
MESTRE. Paga regolarmente le bollette tramite il bollettino prestampato di Veritas ma quei soldi finiscono in un altro conto corrente, probabilmente di Enel. L'incredibile disavventura la sta vivendo Mario Scarpa, mestrino residente alla Cipressina e dipendente di un albergo in terraferma. Ora l’azienda lo ha minacciato di sospendergli l’erogazione dell’acqua se non pagherà due bollette (una da 130,94 euro e un’altra da 237,64 euro) che ha già onorato, come testimoniano le ricevute delle Poste. La storia viene raccontata dall'associazione dei consumatori Adico di Mestre che segue il caso del signor Scarpa. Ma anche un’altra persona s’è rivolta di recente ad Adico denunciando lo stesso problema in relazione a quattro bollette di Veritas.
Tutto inizia nel 2014 quando Veritas invia un sollecito per una bolletta da 61 euro del servizio idrico già pagata. “Pur avendo la ricevuta del versamento – racconta Mario Scarpa – ho preferito ripagare, per evitare che mi togliessero l’acqua. Questa volta l’ho fatto con un bollettino in bianco da compilare e il versamento è andato a buon fine”. Successivamente, però, Veritas contesta le morosità di altre fatture, sia dell’acqua che della Tari. Eppure la famiglia della Cipressina ha tutta la documentazione che testimonia quei pagamenti e la invia all’azienda. Niente da fare. Veritas comunica che quei soldi sono finiti su un conto corrente diverso il quale, dopo alcune ricerche effettuate dai signori Scarpa, risulta essere di Enel.
Ma com’è possibile? I pagamenti sono stati effettuati con il bollettino prestampato, dov’è indicato correttamente il conto corrente di Veritas. Ma sono finiti a Enel. Mario Scarpa si rivolge all’Adico che contesta a Veritas la situazione. “Veritas ha invitato i nostri clienti a rivolgersi alla Poste – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Noi nel frattempo abbiamo scritto all’azienda per contestare le loro pretese. Ora stiamo attendendo le opportune verifiche, ma nel frattempo l’azienda ha annunciato la sospensione del servizio entro 48 ore per le due bollette più vecchie, pur sapendo che la famiglia ha pagato e non ha alcuna responsabilità in merito. Ci sembra un comportamento scorretto”.
Cosa sia successo davvero ancora non si sa. La cosa certa è che di recente un’altra persona si è rivolta all’Adico per lo stesso problema e anche in questo caso il pagamento tramite i bollettini prestampati di Veritas è finito presumibilmente nel conto corrente dell’Enel. “A questo punto – conclude Garofolini – è possibile che ci siano altre situazioni simili. Nel caso, invitiamo gli utenti in questione a rivolgersi a noi per capire anche la reale portata di questa vicenda e per verificare se le responsabilità siano di Veritas o delle Poste, com’è più probabile”.
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