Veritas, bilancio 2015 in attivo ma resta il nodo dei rimborsi
Veritas, bilancio a posto. Il Consiglio di amministrazione e l’assemblea dei soci dell’azienda comunale di multiservizi ambientali hanno approvato ieri il consuntivo 2015 che chiude con un utile netto, di circa 5 milioni e 650 mila euro che verranno quasi tutti accantonati nelle riserve. Il valore della produzione è di 321,5 milioni di euro (362,6 milioni il consolidato 2015 dell’intero Gruppo), in linea con le tendenze dell’ultimo triennio.
Si registrano 5 milioni di ricavi in meno, ma che secondo l’azienda sono l’indicatore che mette in evidenza il buon operato di Veritas. Il calo è infatti dovuto alla riduzione dei corrispettivi di Veritas e alle tariffe stabili, se non addirittura in discesa.
Questa valutazione vale soprattutto nell’igiene ambientale, dove i progetti di standardizzazione dei servizi e l’introduzione di metodi di raccolta allargata o condivisa tra Comuni limitrofi contribuiscono a contenere i costi, quindi le tariffe.
Veritas non applica margini di profitto ai servizi erogati. Quindi, anche nel 2015, i buoni risultati sono stati ottenuti solo grazie ai risparmi, ai risultati prodotti dalle accresciute dimensioni raggiunte (che hanno permesso economie di scala e continue riorganizzazioni dei servizi) e al grande impegno profuso dalla società e da chi ci lavora. Al 31 dicembre Veritas aveva 2.113 dipendenti, 2.721 l’intero Gruppo.
«Questi risultati», dichiara il presidente di Veritas, Vladimiro Agostini, «devono essere fonte di grande soddisfazione per i soci, poiché discendono ancora una volta da economie di scala, recuperi di efficienza e dai programmi che ci hanno permesso di portare a termine tante attività e importanti operazioni, anche di razionalizzazione. Risultati come questi devono essere fonte di orgoglio per l’azienda e i soci, perché non dipendono da rincari tariffari né da incrementi dei servizi o dei perimetri di riferimento. Anche il 2015, infatti, ha fatto registrare un calo dei ricavi caratteristici».
Ottimi i risultati nel 2015 anche per quanto riguarda il servizio idrico integrato, che è riuscito a garantire un buon livello di manutenzioni ordinarie e straordinarie, pur nella cronica penuria di investimenti a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni.
Da segnalare l’aumento della quantità di acque inviate alla depurazione e la stabilità dei consumi di acqua potabile.
Resta il problema dei rimborsi agli utenti dell’Iva non dovuta pagata in bolletta, per il quale, nonostante il pronunciamento della Corte di Cassazione, l’azienda non ha ancora proceduto, in attesa di istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma non è, evidentemente, possibile utilizzare gli utili per rimborsi da parte dell’azienda che devono prima avere il via libera dal Ministero dell’Economia.(e.t.)
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