Ventimila biglietti in un mese il nuovo business dei bus low cost

I dati di Flixbus, sbarcata a Mestre per collegare la città con Monaco di Baviera, Milano, Torino Genova e Bari. Il manager Incondi: «I nostri clienti sono studenti e giovani, ma anche lavoratori»
Di Mitia Chiarin

MESTRE. Prima prenoti, meno paghi. Quest’estate anche a Venezia e Mestre sono sbarcate le flotte di autobus low cost. Una sfida in città che coinvolge diverse società: per prima è arrivata la Megabus. Un mese fa l’arrivo invece di Flixbus che ora annuncia di aver già venduto oltre 20 mila biglietti sulle tratte con destinazione e partenza da Venezia e Mestre. Le tariffe del resto sono vantaggiose: biglietti a partire da 9 euro in occasione di promozioni speciali e tariffe standard inferiori a 35 euro per spostarsi in Italia, ma anche in Europa, utilizzando bus Granturismo dotati di connessione wi-fi e servizi.

La compagnia di bus collega una volta al giorno con Monaco da Venezia; due volte al giorno con Milano, Torino, Genova e ancora garantisce un collegamento giornaliero, diurno e notturno, con Bari.

«La maggior parte degli acquisti sono stati fatti online, seguiti dagli acquisti via applicazione», ci viene spiegato dalla società che opera con due punti arrivi e partenze: a Venezia a fianco del People Mover all’isola Nuova del Tronchetto mentre a a Mestre i bus partono da viale Stazione, vicino alla ferrovia. «I clienti di FlixBus sono in gran parte giovani e studenti, sia italiani che stranieri, ma abbiamo rilevato una presenza crescente di lavoratori che, grazie ai servizi offerti a bordo, quali Wi-Fi e prese elettriche, possono ottimizzare i tempi di viaggio lavorando. Prenotazioni flessibili (modifiche possibili fino a 15 minuti prima della partenza), possibilità di portare a bordo gratuitamente due bagagli più un bagaglio a mano, e prenotazione anche via App con ticket elettronico, sono un’ulteriore comodità per il passeggero che porta un numero sempre maggiore di utenti di tutte le età, compresi pensionati e famiglie, a preferire FlixBus per i propri viaggi», ci spiega il managing director Andrea Incondi. In Germania, in tre anni, la società ha fatto viaggiare 20 milioni di persone. A questo settore a Venezia molti guardano con timore, visto che la città storica è invasa di turisti e quest’estate sono stati superati i 27 milioni di presenze. Incondi spiega: «Il nostro è anzitutto un servizio qualitativo per la collettività, e le linee non si inseriscono esclusivamente nell’ambito turistico, ma più in generale nell’ambito dei servizi alla popolazione».

Miglioramento dei servizi di trasporto, quindi, e «costante attenzione al tema, sempre più attuale, dell’intermodalità e della sostenibilità ambientale». Per ora la società a Venezia e Mestre non intende ampliare i propri spazi. «Attualmente non lo prevediamo. I nostri partner possiedono depositi in prossimità delle stazioni dove possono parcheggiare i loro autobus o, in mancanza di questi, usufruiscono di depositi di altri partner della nostra rete», conclude Incondi. L’obiettivo, entro fine anno, è di portare da 20 a 50 i collegamenti delle proprie rotte in Italia ed Europa.

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