Venti allievi del Morosini s’imbarcano sulla Palinuro

Tutti a bordo della nave scuola ormeggiata a Marghera per completare l’addestramento. Tanta emozione e mille foto dei familiari
GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Marghera DESCRIZIONE: Nave scuola Palinuro. Studenti del Morosini si imbarcano per la settimana di training.
GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Marghera DESCRIZIONE: Nave scuola Palinuro. Studenti del Morosini si imbarcano per la settimana di training.

MARGHERA. Alle 16 erano tutti imbarcati. Venti studenti della Scuola Navale Morosini a bordo della Palinuro, una delle due “training ship” a vela della nostra Marina Militare. L’altra è la prestigiosa Amerigo Vespucci.

Si sono imbarcati a Marghera dove la nave è ormeggiata alla banchina del canale industriale nord. E in questi giorni unica vera attrattiva di Acque, l’Expo veneziano.

È iniziata ieri e durerà fino all’11 luglio prossimo la campagna a favore dei 64 allievi del 1° Corso della Scuola Navale Morosini. Rappresenta un momento fondamentale della loro formazione ed è il naturale completamento del loro bagaglio culturale marinaresco messo assieme sui banchi di scuola. La formazione a bordo della Palinuro ha lo scopo i incrementare l’addestramento degli allievi su componente etico-militare; componente professionale-marinaresca; componente fisico-sportiva.

GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Marghera DESCRIZIONE: Nave scuola Palinuro.
GIORNALISTA: Mion AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Marghera DESCRIZIONE: Nave scuola Palinuro.

L’imbarco degli allievi è stato suddiviso in tre aliquote: 22 allievi (di cui 7 donne) si sono imbarcati ieri; la seconda sempre di 22 allievi (di cui 7 donne) imbarcherà ad Ortona; mentre la terza di 20 allievi (di cui 8 donne) salirà sulla Palinuro a Catania.

Presente ieri all’imbarco il Capitano di Corvetta Dario Gentile, comandante del 1° Corso, quale referente per l’attività. Naturalmente ragazzi emozionati e parenti che li hanno immortalati in mille foto. La nave lascerà la laguna domani. Mollerà gli ormeggi intorno alle 10.

La Palinuro è una “Nave Goletta”. Si tratta di una nave armata con tre alberi. La superficie velica complessiva è di circa 1.000 metri quadrati, distribuiti su quindici vele. L'altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.

Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) ci sono i locali di vita dell’equipaggio e degli allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, c’è la plancia di comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli ufficiali e dei sottufficiali, la cucina e il forno.

La Palinuro fu varata nel 1934 nei Cantieri navali Dubigeon di Nantes in Francia, con il nome di "Commandant Louis Richard". Fino all’inizio del secondo conflitto mondiale la nave, di proprietà di una società privata francese, fu destinata al commercio della pesca e del trasporto del merluzzo nei Banchi di Terranova.

Al termine della seconda guerra mondiale la nostra Marina Militare, a seguito della perdita della nave scuola Cristoforo Colombo (gemella dell'Amerigo Vespucci), consegnata alla ex Unione Sovietica quale risarcimento dei danni di guerra. Nel 1950, quindi, la nave fu acquistata dalla Marina Militare che la sottopose ad una serie di importanti lavori trasformandola nella “Nave Scuola Palinuro”. La nave entrò in servizio il 16 luglio 1955. Svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli allievi sottufficiali e contribuire alla promozione dell’immagine della Marina Militare.

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