«Venite tutti a vaccinarvi con noi»: l’appello dei calciatori del Venezia

Venerdì Caldara, Forte e gli altri giocatori al Pala Expo di Marghera: tutti i giovani sono invitati

Laura Berlinghieri

MESTRE. Mattia Caldara, Dennis Johnsen, Francesco Forte, Michael Svoboda, Tyronne Ebuehi, Francesco Di Mariano, Daan Heymans e Pasquale Mazzocchi: è la formazione del Venezia (in formato ridotto), che domani scenderà in campo per ricevere la seconda dose di vaccino contro il Covid.

Nel frattempo è stata sospesa un’altra infermiera no vax che lavora nell’Usl 3: si tratta di una professionista residente nel Trevigiano. Il provvedimento è stato notificato alla dipendente ieri dall’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Treviso a seguito della decisione presa dal datore di lavoro.

Tornando al Calcio Venezia, questa volta, ad aspettare i giocatori non sarà un rettangolo verde, bensì il PalaExpo, grande proprio come un campo da calcio. Per l’occasione, quella di domani sarà una giornata ad accesso libero nell’hub mestrino: chiunque potrà presentarsi per chiedere di essere vaccinato insieme agli otto calciatori arancioneroverdi. «È una bella iniziativa a cui il presidente Duncan Niederauer tiene particolarmente» commenta Paolo Poggi, responsabile dell’area tecnica della squadra. «Il Venezia ha sentito la responsabilità di dare un esempio di senso civico, di rispetto delle regole e di tutela della salute. Ci auguriamo che in tanti possano seguire il nostro esempio». Il primo settembre, sempre al PalaExpo, sarà la volta del secondo “mercoledì dello sportivo”. Questa volta, a iniziare il ciclo di profilassi saranno alcuni giocatori delle giovanili del club, accompagnati da mister Paolo Zanetti e da una delegazione della prima squadra. E anche mercoledì tornerà la profilassi ad accesso libero, questa volta in tutti gli hub del territorio. Coperta la fascia più anziana della popolazione, l’attenzione dell’azienda sanitaria è adesso rivolta sopratutto ai ragazzi. Per questo, sono stati riservati più di duemila slot ai giovani sportivi, ai loro genitori e ai loro accompagnatori. Soprattutto ora, che la curva del contagio è in lieve ripresa. In una settimana, l’incidenza nella nostra provincia è passata da 85 a 86 casi ogni 100 mila abitanti e ieri sono stati registrati 140 nuovi positivi. Intanto, nel Veneziano, ha dimensioni ridotte il tema dei contagi dei macedoni, di ritorno dal loro Paese. Questione dall'ampia portata nel Bellunese ma, soprattutto, nel Trevigiano. Nella nostra provincia, sono una giusta ventina i macedoni risultati positivi al loro rientro in Italia. Si tratta di casi slegati gli uni dagli altri e, per il momento, nessunricovero ospedaliero.

Infine, sarà effettuata oggi, all’ospedale Dell’Angelo, l’autopsia su Alessandro Cavarretta, il 51enne di Mira morto tre giorni dopo avere ricevuto la prima dose di Pfizer. Nei giorni scorsi, la famiglia ha sporto denuncia contro ignoti. I Nas hanno prelevato una fiala del lotto da cui era stato estratto il vaccino somministrato all’uomo e l’Usl 3 ha deciso di ritirare precauzionalmente l’intero lotto.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia