"Venite, c'è una tigre morta nel fiume". Ma era solo un peluche

Caorle, la Capitaneria di Porto è intervenuta per alcune telefonate che segnalavano la carcassa alla foce del Livenza

CAORLE. Ha destato un misto di curiosità e paura il singolare ritrovamento avvenuto nella serata di giovedì a Caorle sulla foce del Livenza. "Venite c ' è una tigre morta". In realtà il presunto felino  altro non era che un peluche, un pupazzo di grossa taglia molto simile a una carcassa vera. Scherzo o episodio di cattiva educazione?

Lo dovranno stabilire i marinai della Capitaneria di Porto di Caorle che sono intervenuti attorno alle 22 di giovedì proprio di fronte alla loro sede nel tratto dell' estuario del fiume prossimo al tratto sinistro del molo frequentato da turisti e residenti soprattutto in questo periodo caratterizzato da belle e fresche serate di brezza marina.

Le telefonate alla Guardia costiera sono state diverse. Tra queste c'era anche quella di un ristoratore di Caorle che fino a qualche tempo fa vantava un' attività lavorativa in Germania. L' uomo, accompagnato dalla fidanzata e da un' altra donna, ha notato sul fiume qualcosa di anomalo. Ha strabuzzato gli occhi e incredibilmente c ' era proprio qualcosa che assomigliava alla carcassa di una tigre morta. Le dimensioni erano tali da non poter distinguere dal marciapiede sei quella fosse una tigre vera o una tigre finta. L'arrivo della Guardia costiera di è rivelato determinante per spazzare via qualsiasi dubbio. Un folto numero di persone, la cui presenza è aumentata con il trascorrere dei minuti, ha assistito alla curiosa operazione.

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