Veniceland, la città che muore
Palloncini e folla di curiosi alla provocazione di Venessia.com. Sotto il ponte di Calatrava si radunano soprattutto turisti
Vittoria Risi e i membri di Venessia.com all’happening al ponte di Calatrava
VENEZIA. Un po' goliardata, un po' Carnevale, un po' parco giochi. Ma anche un bel po' provocazione, con il sottofondo amaro che tanta celia nasconde - anzi disvela - il dramma di una città che muore. Venezia come Disneyland, con i palloncini, la banda e le orecchie di Topolino. L'appuntamento è alle 12 ai piedi del ponte di Calatrava dove i ragazzi di Venessia.com mettono in scena «Veniceland», protesta senza pretese moralistiche sul declino del centro storico.
Se l'anno scorso fu il funerale, quest'anno è il parco divertimenti, con tanto di mappa delle attrazioni della città, biglietto d'ingresso gratuito e taglio del nastro per mano dell'attrice hot Vittoria Risi in vestitino leopardato e stivale con dita di fuori scortata dal doge-Andrea Castelli, dalla dogaressa, da un nugolo di Minnie, di donne-pantegana, dalla musica sul barcone della Ghenga fuoriposto e dalla poesia di Cesare Colonnese interamente vestito di carta.
Slogan: «E' un dovere di tutti tenere viva la città». Slogan poco seguito se è vero, come è vero, che un abitante al giorno lascia Venezia per sempre. Scesi sotto la soglia di sopravvivenza di 60 mila abitanti, per contrappasso la città è invasa da 20 milioni di turisti all'anno che, dopo averla arricchita, l'hanno ridotta a quello che è: una Veniceland. Scanzonati ma implacabili, i ragazzi del social network Venessia.com puntano il dito su tutto quello che non va e lo fanno con una cartina della città - distribuita a tutti - dove Piazza San Marco è il «Fun camp», il campo giochi, il Canale della Giudecca è lo Tsunami Channel, il Palazzo Ducale è un edificio in saldi al 75%, Murano è una «little Shangai», il People Mover un ottovolante e Ca' Farsetti un «Clown Circus».
A Ca' Farsetti magari non tutti gradiranno, anche se il sindaco Orsoni aveva dato il suo sostegno all'iniziativa, pur senza deroga per il passaggio del corteo in Canal Grande. E così, ieri mattina, il corteo ha dovuto fare il giro per il rio di Noale e della Misericordia arrivando finalmente a Piazzale Roma con mezz'ora di ritardo. A bordo, oltre ai promotori di Venessia.com tra cui l'infaticabile Matteo Secchi, anche il consigliere del Pdl Sebastiano Costalonga, quello della Lega Giovanni Giusto, il consigliere provinciale del Pdl Pietro Bortoluzzi mentre Luca Rizzi («sono qui a titolo personale») era ai piedi del ponte di Calatrava. Inaugurato il Veniceland, spiegato a chi passava che cos'era, tutti all'Angelo.
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