Venice Marathon, impresa Zanardi: trascina Eric al traguardo

«Vai trattore che ce la facciamo», è l’incitamento dell’amico tetraplegico. Il racconto: «Ho dovuto agganciare la sua bici alla mia, trainandolo. Sul ponte della Libertà tanta pioggia e vento»

VENEZIA. Il vero trionfatore è stato lui, l’ex pilota di Foruma1 e bi-campione paralimpico Alessandro Zanardi che ha portato con sé Eric Fontanari, ragazzo trentino di 17 anni tetraplegico: «È stata un’avventura pazzesca! Attorno al 25° km mi è venuto qualche dubbio perché Eric ha iniziato a patire il freddo con degli spasmi muscolari e non riusciva più a tenere la sua handbike che piegava tutta a sinistra. A quel punto ho capito che era troppo rischioso arrivare in queste condizioni a Venezia per cui, memore dell’esperienza dello scorso anno con Francesco Canali, ho deciso di sganciare la ruota anteriore di Eric e agganciare il suo mezzo al mio con una corda trovata quasi per caso sul percorso. Siamo così ripartiti, quando sul Ponte della Libertà iniziava a scendere una pioggia battente e tirava un vento fortissimo. Ma il bello doveva ancora venire: qualche chilometro dopo mi si rompeva la guaina del cambio e sono stato costretto a utilizzare un rapporto durissimo e fare una fatica incredibile. Poi, miracolosamente, ho trovato un nastro e ho steccato la guaina rotta attorno al freno. In questo modo sono riuscito a cambiare di nuovo e rendere più facile la pedalata. Dietro Eric mi incitava: vai trattore che ce la facciamo, arriviamo al traguardo!. Iniziavano così i 13 ponti di Venezia, dove facevo fatica a tenere l’handbike perché la ruota anteriore slittava. Dopo l’ultimo ponte mi sono fermato per attendere l’accompagnatore in bicicletta che avrebbe dovuto portarmi la ruota anteriore dell’handbike di Eric, perché volevo fosse lui a transitare per primo sul traguardo. Purtroppo, l’accompagnatore non è mai arrivato, forse fermato dagli addetti alla sicurezza, e così ho deciso di trainare Eric fino a 1 centimetro dall’arrivo, sono sceso dalla mia handbike e, come già fatto lo scorso anno con Francesco, ho fatto in modo che fosse il suo corpo a transitare per primo sotto la linea di arrivo».

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