Venice cruise 2.0, Duferco nella bufera

L’amministratore Gozzi arrestato per corruzione in Congo: a Venezia progetto grandi navi e fotovoltaico con la Egreen di Mogliano

Fa rumore anche in laguna, per la notorietà del manager, la notizia che l’amministratore delegato di Duferco e presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, 61 anni, è stato arrestato ieri a Bruxelles dalle autorità belghe in un’indagine per corruzione legata all'arresto del sindaco di Waterloo, Serge Kubla: sarebbe stato quest’ultimo, ex ministro dell’Economia della Vallonia, «ad aver fatto da intermediario tra Duferco e alcuni ufficiali congolesi per facilitare degli investimenti in Congo nel quadro dei giochi d’azzardo», ha chiarito la Procura della capitale belga.

La Duferco Italia holding, con la Consulting srl sono infatti le due imprese che hanno presentato uno dei progetti alternativi al passaggio delle grandi navi in Bacino San Marco ora all’esame della Commissione di valutazione d’impatto ambientale del Ministero, dove è già “incardinato” il progetto dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo proposto dall’Autorità Portuale di Venezia.

Si tratta del nuovo progetto per la realizzazione del terminal crociere in bocca di Lido, “Venice cruise 2.0”, che sviluppa, in accordo con lui, lo studio di fattibilità predisposto nel giugno del 2012 dall’ex viceministro e ex vicesindaco di Venezia Cesare De Piccoli.

De Piccoli è da qualche anno anche presidente di Duferco Egreen, un’azienda che fornisce chiavi in mano impianti fotovoltaici residenziali, per piccole e medie imprese ed enti pubblici, e una consulenza a 360 gradi sul risparmio energetico con sede a Mogliano e agenzie in tutta Italia.

Per quanto riguarda l’arresto a Bruxelles di Gozzi, si parla di un milione di euro circa, in varie tranche, pagate per convincere ufficiali ed esponenti del governo congolese a rilasciare le licenze per il gioco d'azzardo, e quindi far entrare alcune società nel business del gioco del Paese.

È il nocciolo dell'inchiesta conosciuta in Belgio come “affaire Kubla” (dal nome dell'ex ministro dell'Economia della Vallonia Serge Kubla).

La vicenda non riguarda quindi l'attività di Duferco ma, secondo la società elvetica (cha sede a Lugano) che ha reso nota la vicenda, una attività collaterale che risale al 2009 e che avrebbe avuto "esiti negativi". L’attività della Duferco e in particolare il suo progetto alternativo per il passaggio delle grandi navi - va detto con chiarezza - non hanno quindi nulla direttamente a che vedere con l’arresto di Gozzi a Bruxelles per un’altra vicenda. Ma il fatto che l’imprenditore sia ormai ben noto anche in laguna per il progetto alternativo sulle grandi navi, ha inevitabilmente suscitato vasta eco anche in città.

Da parte loro Gozzi e Croci, si dichiarano «totalmente estranei» alla vicenda che ha portato al loro fermo in Belgio e intendono collaborare «pienamente con i giudici, confidando in un rapido accertamento della verità».

In una nota la multinazionale sottolinea che i due manager «sono stati ascoltati ieri dal giudice istruttore Claise di Bruxelles da cui si sono recati spontaneamente per fornire agli inquirenti tutti gli elementi e le informazioni eventualmente in loro possesso». (e.t.)

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