Venice Calls prima in Italia Vince l’idea della eco-borraccia

Venice Calls sul podio italiano per un progetto innovativo per lo smaltimento rifiuti. L’8 a Rimini, in occasione della 22° edizione di Ecomondo, cinque veneziani si sono aggiudicati il primo premio...

Venice Calls sul podio italiano per un progetto innovativo per lo smaltimento rifiuti.

L’8 a Rimini, in occasione della 22° edizione di Ecomondo, cinque veneziani si sono aggiudicati il primo premio per aver ideato una borraccia particolare, realizzata per ridurre i circa 72 milioni di bottigliette di plastica che vengono usate dai turisti a Venezia nel corso di un anno. In pratica, acquistando il City Pass da Vela, si potrebbe anche acquistare la borraccia antidegrado che permetterebbe al visitatore di avere degli sconti. L’oggetto, disegnato da Lorenzo Marini, sarebbe prelevabile da alcuni distributori, alimentati da energie rinnovabili (in laguna potrebbero essere boe galleggianti che producono energia con il movimento delle onde).

L’idea è nata dalle menti di Sebastiano Cognolato (23 anni, studente di Scienze politiche e relazioni internazionali), Vittorio Da Mosto (21 anni, studente di Filosofia), Marco Bianchi (24 anni, studente di Scienze Ambientali), Alvise Querini (22 anni, studente di Ingegneria per le Energie Rinnovabili) e Irina Ionasc (21 anni, studentessa di Storia).

Nei giorni scorsi, l’associazione di giovani veneziani era stata notata dai residenti per aver ripulito dai rifiuti la città, raccogliendo una tonnellata di immondizia tra plastica e lattine. L’iniziativa “Scova e scoasse” dello scorso 3 novembre, era stata però soltanto una delle tante attività del volto della futura Venezia.

Il 25 e il 26 ottobre l’associazione ha infatti partecipato con due squadre a Climathon, la terza edizione sulle sfide climatiche da Ca’ Foscari. La domanda era: “Come ridurre la quantità di rifiuti?”. I ragazzi hanno presentato la borraccia e hanno vinto. Dopo pochi giorni, il progetto è stato presentato anche all’Ecomondo. Su tredici città partecipanti, Venice Calls ha vinto perché l’idea, qualora diventasse realtà, sarebbe utile in tutta Italia. «Siamo stati felicissimi» spiegano «Peccato che gli altri gruppi erano accompagnati da un rappresentante della città, mentre noi eravamo soli. Speriamo di poter realizzare l’idea a Venezia». —

Vera Mantengoli

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