Veneziano morto in montagna: Enrico Usai aveva 46 anni
BRESCIA. Lo cercavano da giorni tra i monti attorno a Brescia: è stato trovato questa mattina, nel fondo di un canalone nella zona di Punta Almana.
È morto così il manager commerciale Enrico Usai, 46 anni, cresciuto a Mestre - dove abitano i suoi familiari - residente da qualche anno a Mogliano, ma domiliato da tempo a Sarezzo, in provincia di Brescia, dove lavorava per una azienda del settore arredo bagno.
Di lui si erano perse le tracce da sabato, anche se l'allarme vero e proprio è scattato lunedì, perché Usai era atteso per un lavoro in Germania, ma non si era presentato. Erano così partite le ricerche delle squadre del soccorso alpino, dei volontari con l'aiuto dei cani, i vigili del fuoco e carabinieri della compagnia di Chiari, del soccorso alpino, che hanno velocemente trovato la sua auto parcheggiata all'inizio di un sentiero. Ma di lui, nessuna traccia.
Fino a mercoledì mattina, quando l'epilogo è stato il più funesto: il corpo dell'uomo è stato trovato nel fondo di un ripido canalone, a mille metri di altitudine. A tradirlo, potrebbe essere stato anche il terreno ghiacciato.
Complesse le operazioni di recupero, grazie ad un elicottero del Soccorso alpino della Guardia di Finanza. Nel corso della giornata, lo straziante riconoscimento da parte dei familiari.
Enrico Usai era mestrino, diplomato al Berna. residente a Mogliano, da tempo abitava fuori città, sempre in viaggio in Europa per il suo lavoro di agente di commercio.
In paese era conosciuto per la sua grande passione in montagna.
La famiglia fa sapere che un primo funerale si svolgerà nei prossimi giorni - non appena la magistratura bresciana darà il nullaosta - nella chiesa dei Servi di Maria, a Mestre. Un secondo funerale anche in provincia di Nuoro, dove si trova la famiglia dei genitori e dove Enrico sarà sepolto.
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