Venezia73, al Lido il più ricercato per un selfie è Jake

VENEZIA. Alla mostra di Venezia è il giorno di "Nocturnal Animals" e "Bleeder" (sulla storia del puglile che ha ispirato la saga di Rocky Balboa) , con il ritorno al Lido di Jack Gyllenhaal (atteso per un autografo sin dalle 7 di mattina, sotto il sole cocente da una cinquantina di irriducibili cacciatrici di selfie e autografi) interprete con Amy Adams di "Nocturnal Games" il patinato thriller scritto, diretto e prodotto dallo stilista Tom Ford, al suo secondo film dopo l'applaudito "A single man".
La struttura di "Nocturnal Animals" ruota infatti attorno al capolinea esistenziale cui è giunta Susan, la protagonista, una donna di successo sulla scena artistica newyorkese, che sta in bilico tra il suo lavoro di gallerista e un matrimonio high society con un marito che la tradisce ed è sul bordo di un fallimento. Per affidarsi a tutto questo, anni prima Susan ha rinunciato a Tony (Jake Gyllenhaal), suo primo amore e primo marito, col quale condivideva una visione della vita più immediata e diretta, il sogno di un’arte che li avrebbe visti non ricchi ma di sicuro realizzati e felici
Un thriller con tre piani di lettura, del quale si ricorderanno certamente i titoli di apertura - con enormi donne "boteriane" che ballano nude - e la scena dove il "cattivissimo" Aaron Taylor-Johnson riceve la visita della polizia seduto (anche lui nudo) sul water piazzato all'aperto, all'ingresso della sua casa-baracca.

Dopo la ricercatissima coppia Michael Fassbender e Alicia Vikander, un'altra coppia (nel film e nella vita) oggi al Lido: Naomi Watts e il marito Liev Schreiber, protagonista e produttore di "The Bleeder" sulla vera storia del pugile che ha ispirato Silvester Stallone per il suo Rocky
Ha ragione Liev Screiber, il protagonista e produttore di The Bleeder, film fuori concorso al Festival di
Venezia, che Chuck Wepner, il vero pugile che ha ispirato il personaggio Rocky Balboa con «il suo naturale atteggiamento si è aperto alla trappola del narcisismo pagando poi la sua passione di voler essere amato da tutti». Il film di Philippe Falardeau con Naomi Watts, Elisabeth Moss e Michael Rapaport, racconta appunto la parabola breve di questo venditore di alcolici del New Jersey che resistette per ben quindici round contro quello che è stato forse il più grande pugile di tutti i tempi: Muhammad Ali. E, per capire meglio l'ingenuità di Chuck Wepner , che ora a 77 anni e vive sempre nel New Jersey , se è vero che stata appunto la sua vita a ispirare la fortunata e milionaria serie interpretata da Sylvester Stallone, non ha ricavato neppure un dollaro da tutta questa operazione.
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