Venezia72, il leone d'oro gay va a "The danish girl"

Il premio per il miglior film a tematica gay va a uno dei film più attesi che racconta la storia della prima persona trans. Menzione speciale a una pellicola di Biennale College
Una foto di scena tratta dal film "Tom Hooper- The Danish Girl " di Tom Hooper, Venezia, 1 Settembre 2015. ANSA/ US/ LA BIENNALE VENEZIA/ UNIVERSAL PICTURES +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
Una foto di scena tratta dal film "Tom Hooper- The Danish Girl " di Tom Hooper, Venezia, 1 Settembre 2015. ANSA/ US/ LA BIENNALE VENEZIA/ UNIVERSAL PICTURES +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
VENEZIA. "Per la rappresentazione semplice ed onesta dell'identità gender all'interno di un matrimonio, che grazie anche ad una confezione di prim'ordine porterà il proprio importante messaggio ad un pubblico vasto, il Queer Lion 2015 va a The Danish Girl di Tom Hooper". Arriva uno dei primi premi collaterali della Mostra del cinema 2015: il "leoncino gay" va a uno dei film più attesi, che ha convinto la critica soprattutto per l'interpretazione di Eddie Redmayne. 
 
E' la storia della prima persona transgender che ha tentato l'operazione di cambio di sesso in Danimarca ai primi del Novecento. Lili Elbe, nata Einar Wegener, è raccontata anche grazie alla sua storia d'amore con la moglie e artista Gerda Wegener.
 
La giuria del Queer Lion, presieduta dal critico americano Alonso Duralde, e composta da Daniel N. Casagrande, creatore del leoncino queer, e da Marco Busato, delegato generale dell’associazione culturale "CinemArte", ha deciso di attribuire inoltre, eccezionalmente, una "menzione speciale" a "Baby Bump" di Kuba Czekaj. Con questa motivazione: "Per aver trattato le difficoltà di un giovanissimo adolescente ad accettare e comprendere i cambiamenti del proprio corpo, e la complicata ricerca della propria identità sessuale, attraverso lo sguardo libero ed innocente di un bambino, grazie ad uno stile che richiama ed omaggia le onde innovatrici del cinema Polacco e Cecoslovacco degli anni '60".
 
La giuria del Queer Lion ha voluto sottolineare con soddisfazione la presenza di numerose opere con tematiche e personaggi lgbt (lesbiche, gay, bisex e trans) all’interno della selezione della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica; 14 i film in gara complessivamente quest’anno
 
La giuria del Queer Lion: Daniel Casagrande, Alonso Duralde e Marco Busato
La giuria del Queer Lion: Daniel Casagrande, Alonso Duralde e Marco Busato

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