Venezia: Zattere, la riva “scivola” in laguna

Cedimenti e voragini sui masegni e la pietra d’Istria dagli Incurabili a San Basilio. I restauri erano stati conclusi pochi anni fa
Interpress/Mazzega Carrai Venezia, 08.04.2013.- Zattere, Fondamenta e riva degli Incurabili sconnessa dal moto ondoso.-
Interpress/Mazzega Carrai Venezia, 08.04.2013.- Zattere, Fondamenta e riva degli Incurabili sconnessa dal moto ondoso.-

VENEZIA - La Fondamenta delle Zattere slitta» in laguna. Crepe e voragini lungo quasi tutta la riva che unisce Punta della Dogana, gli Incurabili a San Basilio. La violenza delle onde, in uno dei canali più trafficati della città e percorso dalla grande mole delle navi da crociera. Ma soprattutto un deperimento dei materiali quasi improvviso. Eppure i lavori di rifacimento delle Zattere erano stati conclusi non molti anni fa. Rive rifatte dal Consorzio Venezia Nuova dopo decenni di incuria. Lavori che avevano all’epoca sollevato polemiche, per la diversa natura dei materiali impiegati e la concezione «marittima» dell’intervento, con uso massiccio del cemento. Non è bastato, perché adesso la fondamenta delle Zattere appare come un percorso di guerra.

Acqua salata che si infiltra dalle voragini sotto la riva e risale. Pozze d’acqua permanenti. Ma anche cedimenti importanti. Davanti alla nuova fermata Actv degli Incurabili, i masegni antistanti la restaurata Accademia di Belle Arti sono sconnessi e staccati. L’acqua si è infiltrata nel sottosuolo e la struttura sta cedendo. Lo si vede ancora meglio sui blocchi in pietra d’Istria, staccati di netto dal muro e pericolanti. Distrutte anche le «toppe» messe all’apparire delle prime crepe.

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