Venezia, volontari puliscono i muri dai writers
VENEZIA. Sono scesi tra calli e campielli, a Venezia, armati di attrezzi ma soprattutto di tanta buona volontà ed amore per la loro città per ripulire, almeno in parte, l'esasperante degrado che colpisce case e monumenti da writers e turisti 'ignorantì di quanto stanno visitando. Sono i 'ragazzì che oggi fin dalle prime ore del mattino hanno aderito al 'Cleaning Day 2015' che sempre più parla veneziano tanto che è stato ribattezzato nel dialetto locale «Netàr in corte».
Un appuntamento, nato in sordina ma sempre più virale, organizzato dall'Associazione Masegni & Nizioleti (le scritte che indicano il nome dei luoghi di Venezia) con la collaborazione dei ragazzi di Cerchidonda. Ad essere pulita a colpi di acqua 'sparatà con compressori, diluenti anti vernice e con il ripristino grazie a nuove pitture secondo il regolamento comunale, gli abitanti delle popolose e 'iper' frequentate località di e attorno a Santa Margherita; luogo che ormai da tempo vede esasperati i residenti dal degrado e dalle scritte vandaliche e sporcizia diffusa. I materiali utilizzati, a tutela della venezianità anche sul fronte economico, sono stati acquistati esclusivamente da negozi del centro storico per concorrere ad evitarne la chiusura a fronte dell'imperante cultura del pseudo 'made in venicè ad uso turistico di provenienza dal far est che invade gli i negozi cittadini.
Per tutti i partecipanti, un kit di lavoro nelle borse con il logo dell'Associazione promotrice a significare - come rilavano gli organizzatori - la «pura venezianità dell'iniziativa» che sono stati realizzati dalla Cooperativa Rio Terà dei Pensieri per dare un piccolo contributo all'inserimento lavorativo dei detenuti delle carceri veneziane.
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