Venezia, vigili “militarizzati” premiati i piccoli sequestri
Una determina stabilisce i criteri per la distribuzione del premio integrativo. Punti-incentivo per palline, fiori e borse. Protestano i sindacati: sparite le sezioni
Un'immagine di archivio di un blitz dei vigili a San Marco
VENEZIA. Sequestrare una pallina a un ambulante vale più di un controllo per il moto ondoso. E un paio di occhiali «sequestrato o ritrovato» può valere 0,01 punti, la metà di una borsa in pelle e di un «fiore sequestrato».
Per guadagnarsi il premio integrativo, i vigili urbani devono dimostrare di aver fatto molti di questi servizi. È quanto stabilisce la determina che dà applicazione all’accordo integrativo, firmato nell’aprile scorso. Cinque sono i progetti specifici che i vigili dovranno mettere in pratica per guadagnare la parte aggiuntiva dello stipendio, 805 mila euro. I criteri vengono elencati nel provvedimento firmato dal dirigente e comandante della Polizia urbana Marco Agostini. Se ne discute in questi giorni, con polemiche anche pubbliche sull’impiego dei vigili. 182 sono complessivamente i nuovi assunti, di cui 43 «con orario serale-notturno».
«Dove sono questi vigili?» hanno chiesto al sindaco nel corso dell’assemblea pubblica dell’altra sera ai Frari. «Ci vuole tempo, stanno facendo formazione», ha risposto Brugnaro. La polemica, anche interna al Corpo, riguarda la crescente “militarizzazione” dei vigili. Sempre più spesso impiegati in servizi di ordine pubblico, pattugliamenti e lotta al commercio abusivo.
«I servizi territoriali sono stati svuotati», protestano i sindacati. Poche le unità impiegate nel controllo urbanistico ed Edilizia privata, nel servizio contro il moto ondoso e negli accertamenti amministrativi su plateatici, licenze, autorizzazioni.
Tra i cinque progetti speciali figurano solo servizi sulla “sicurezza urbana”. Riguardano infatti la sicurezza urbana e stradale, la sicurezza della navigazione e contrasto al moto ondoso, il potenziamento del presidio del territorio nelle domeniche, nei giorni festivi e durante i grandi eventi e nelle ore notturne. Una funzione sempre più di polizia, potenziata anche con i corsi e le armi, l’acquisto di mitragliette ed equipaggiamento da Pronto intervento. Le priorità assegnate alla Polizia municipale riguardano insomma soprattutto i servizi di ordine pubblico, pattugliamento e controllo del territorio. «Abbiamo chiesto di verificare come vengono impiegati i vigili e anche i nuovi assunti», hanno scritto pochi giorni fa in una interrogazione i consiglieri del gruppo Pd.
Una trasformazione che ha cambiato profondamente la figura del vigile urbano. Rari i vigili di quartiere, potenziate invece le sezioni del pronto intervento e dell’ordine pubblico. Sono tante le ordinanze in vigore da far rispettare. Adesso con oltre cento vigili in più per i servizi quotidiani, la vigilanza sul rispetto delle ordinanze amministrative dovrebbe essere più efficace.
In una città turistica, invasa da 30 milioni di visitatori l’anno, il rispetto delle ordinanze deve essere garantito 24 ore su 24. Così per i controlli agli esercizi commerciali, molti gestiti da stranieri, il plateatico e l’invasione dei sedie e tavolini, il rispetto delle norme edilizie, il moto ondoso e i limiti di velocità, la qualità delle strutture e dei negozi, l commercio. «Invece anche con i criteri di distribuzione dei premi decisi dalla dirigenza», dicono i sindacalisti, «vengono privilegiati solo alcuni tipi di servizi, quelli dell’ordine pubblico».
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