Venezia, venti pescatori incatenati alla base del leone di San Marco

I chioggiotti protestano contro alcune opere di scavo eseguite in laguna: «Siamo esasperati, ci hanno fatto morire le vongole»
INTERPRESS/VATRELLA. 21.03.2013.- MANIFESTAZIONE PSCATORI IN PIAZZA SAN MARCO. (IMMAGINI RAI)
INTERPRESS/VATRELLA. 21.03.2013.- MANIFESTAZIONE PSCATORI IN PIAZZA SAN MARCO. (IMMAGINI RAI)

VENEZIA. Una ventina di pescatori di Chioggia si è incatenata oggi simbolicamente alla base della colonna del leone in piazza San Marco a Venezia per protestare contro alcune opere di scavo eseguite in laguna che, a loro avviso, sarebbero responsabili di una moria delle vongole. Il gruppo di pescatori ha spiegato di essere arrivato a decidere di dar vita all’iniziativa per l’esasperazione vissuta in questi mesi, in cui nessuno avrebbe voluto ascoltarli. I manifestanti si dicono in possesso di perizie, già presentate agli enti competenti, che metterebbero in collegamento una moria di vongole a lavori di scavo compiuti in laguna nei mesi di giugno, luglio e agosto dello scorso anno.

I pescatori denunciano di aver trovato davanti a loro «un muro di gomma» da parte del Magistrato alle acque e della Provincia. «Siamo in una situazione paradossale, con lo Stato rappresentato in questo caso dalla Provincia di Venezia», spiega Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti, «che da una parte è causa dei guai di questi pescatori e dall’altra, nonostante sia stato chiesto più volte un incontro con la Presidente Francesca Zaccariotto, è sordo alle istanze dei lavoratori del mare».

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