Venezia, ultraleggero cade di fronte a Sant’Elena: salvo il pilota

L’incidente verso le 19. Il pilota, rimasto leggermente ferito, dopo essere stato soccorso dai medici dell’idroambulanza ha rifiutato il trasporto al Pronto soccorso

VENEZIA - Un ultraleggero con una sola persona a bordo, rimasta leggermente ferita, è caduto in acqua di fronte a Sant’Elena. L’incidente, le cui dinamiche non sono ancora chiare, è accaduto intorno alle 19. La persona che guidava l’aereo è stata soccorsa dai medici di un’idro-ambulanza che si trovava nei paraggi. L’uomo, tuttavia, ha rifiutato il trasporto in pronto soccorso.

L’aereo perde quota, plana verso la laguna e precipita in acqua: salvo il pilota, che riesce a uscire da solo dalla cabina. Sono circa le 19 di ieri quando, tra Sant’Elena e il Lido, decine di persone assistono ad una scena incredibile. Ed è soprattutto merito del pilota, Norbert Lorenzen, tedesco di 45 anni, se l’incidente non si è trasformato in una tragedia.

L’aereo, un prototipo sperimentale leggero alimentato a energia solare e dal peso di 250 chilogrammi era partito alle 18 dall’avio-superficie di Caorle ed era diretto all’aeroporto Nicelli del Lido. Si trattava di un volo di prova per verificare che tutta la strumentazione del prototipo funzionasse a puntino in previsione dell’impresa che era in programma per oggi: il record di attraversate delle Alpi, tra Caorle e Monaco di Baviera, dove il gruppo di lavoro tedesco si aspettava di festeggiare l’impresa. Sarebbe andata così, se ieri non ci fosse stato un inconveniente alla strumentazione di bordo. Il mezzo era seguito da un elicottero, con a bordo una parte dell’equipe che controllava la dinamica del volo.

E quel che resta da capire è perché il velivolo, dopo aver attraversato le spiagge, superato Punta Sabbioni e il centro storico di Venezia, abbia cominciato a perdere quota. È accaduto nei pressi della darsena di Sant’Elena, quando l’aereo ha cominciato a scendere fino a che è planato in acqua, tra Sant’Elena e il Lido. Il merito del pilota è stato quello di riuscire a tenere l’aereo dritto, evitando che si avvitasse su stesso, precipitando con ben più gravi conseguenze.

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