Venezia, troppe barche: Rio Novo più inquinato della Tangenziale
VENEZIA. Rio Novo più inquinato della Tangenziale di Mestre, a causa dal biossido di azoto prodotto dai motori delle imbarcazioni di passaggio.
Lo scrive, di fatto, nero su bianco, una nota del Direttore del servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 3 Vittorio Selle, inviata all’assessore comunale all’Ambiente Massimiliano De Martin, alla Regione e all’Arpav, oltre che per conoscenza, al musicista veneziano Fabio Mozzati, residente nella zona, che aveva inviato a Comune, azienda sanitaria, Regione e Arpav, ripetute diffide contro il livello di smog prodotto dai natanti che passano appunto per Rio Novo, uno dei più trafficati della città.
«Le rilevazioni su Rio Novo - scrive nella sua nota il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss veneziana - eseguite continuativamente per circa 9 mesi, fino ad ora conducono a stimare che la stazione di misura, caratteristica delle emissioni da traffico di natanti, possa presentare livelli di concentrazione del gas biossido di azoto, nettamente superiori, sia nei valori medi giornalieri che nei valori orari, rispetto a quelle rappresentative delle emissioni di traffico da veicoli su ruota e a quelle rappresentative di inquinamento di fondo urbano». Inquinerebbero insomma di più le barche di Rio Novo che le auto di Mestre.
Il funzionario dell’Ulss - rispetto agli effetti sanitari dell’esposizione umana a biossido di azoto - ricorda che «questo gas è un tipico irritante delle vie aeree in grado di potenziare eventuali stimoli bronco costruttivi, i quali, nel periodo estivo, si sommano con gli effetti negativi sulla funzionalità respiratoria dell’ozono atmosferico, che in questa stagione aumenta in tutto il bacino padano». Di qui il richiamo dell’Ulss agli enti competenti - a cominciare dal Comune - alla necessità «di individuare azioni adatte a ridurre gli inquinanti in atmosfera nel particolare contesto di Venezia e della sua laguna», soprattutto per i livelli del biossido di azoto.
«Diversi possono essere gli approcci - suggerisce il dottor Selle -per il miglioramento, sia del tipo gestionale, con effetti in tempi ridotti in stretto ambito locale, quali, ad esempio, la riduzione della velocità dei natanti o l’applicazione di sensi unici e/o targhe alterne o chiusura al traffico di alcuni canali; sia del tipo strutturale, con influenza più generale di area, quali, per esempio, l’adozione di motori di ultima generazione con carburanti a basso impatto ambientale o a trazione elettrica». Il Comune ne parla da diverso tempo, con l’assessore alla Mobilità remato Boraso e con lo stesso sindaco Brugnaro, ma ora, evidentemente, è arrivato il momento di agire.
Ma nella sua nota il Dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss mette l’accento anche sull’inquinamento acustico prodotto nell’area di Rio Novo, considerati, «i valori di inquinamento acustico eccedenti i limiti di zona diurni e notturni rilevati in misurazioni effettuate da Arpav nel settembre 2017 in diverse postazioni di misurazione collocate lungo il canale Rio Novo». Per l’Ulss «le eventualmente previste misure volte al miglioramento della qualità dell’aria siano valutate anche per possibilità di contestuale miglioramento dei livelli di rumorosità dei canali». —
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