Venezia, tassa di soggiorno solo una volta l’anno per gli operatori sanitari
Accordo tra Usl 3 e Comune. Si aggiunge un altro tassello
alle agevolazioni introdotte dall'azienda sanitaria per gli operatori in servizio nella Città insulare
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Ancora un tassello nel mosaico delle agevolazioni agli operatori sanitari che lavorano a Venezia: lo pongono insieme l'Azienda sanitaria e il Comune di Venezia, impegnati ad alleviare il peso della "citytax" su questa specifica categoria di lavoratori.
«Sono numerosi i medici, gli infermieri, i tecnici sanitari e gli operatori sociosanitari» spiega il direttore dell'Usl 3 Serenissima, Edgardo Contato - che lavorano a Venezia e però non sono formalmente residenti. Si tratta di professionisti preziosissimi, e l'Azienda sanitaria ha ritenuto di chiedere che sia loro alleviato il gravame della citytax, l'imposta di soggiorno per chi pernotta a Venezia, che d'ora in poi pagheranno solo una volta nell'anno solare».
«Grazie alla collaborazione dell'amministrazione civica, e grazie anche alla determinazione con cui insieme abbiamo voluto trovare una soluzione al problema» continua Contato «aggiungiamo un altro bonus a quelli che questa Direzione sta offrendo a chi viene a lavorare all'Ospedale Civile, o comunque nei servizi sanitari della città d'acqua».
Contato lo snocciola: «La foresteria, gli appartamenti riservati, le agevolazioni per i medici di famiglia, i parcheggi al Tronchetto, il contributo economico a fine anno... e ora la citytax ridotta al minimo: sono tutte agevolazioni che non c'erano, e ora ci sono. E sono la vera risposta per minimizzare le difficoltà di chi viene a lavorare nelle strutture sanitarie di una città complicata, che però si può rendere più accogliente nei fatti, e non solo nei proclami».
La "citytax" è il contributo che viene versato da chi soggiorna a Venezia, ammonta a 3/5 euro giornalieri a seconda della tipologia della struttura ricettiva, viene pagato da chi soggiorna in città per i primi cinque giorni di pernottamento, ogni volta che arriva a Venezia: «La modifica che introduciamo al regolamento comunale sull’imposta di soggiorno» spiega l'assessore comunale al Bilancio e Tributi, Michele Zuin«consente, per i lavoratori del comparto sanità che si rechino a Venezia per lavoro, di limitare il pagamento dell’imposta stessa ai primi cinque giorni, anche non consecutivi».
Prosegue: «E' un importante contributo della Città per agevolare la sanità pubblica nel reperire e mantenere in servizio il personale da dedicare alle strutture che operano sul territorio, obiettivo ancor più importante in un momento in cui in questo comparto risulta difficile trovare risorse umane disponibili. Per questo abbiamo aderito immediatamente alla richiesta del direttore Generale, il dottor Edgardo Contato, sempre nell’ottica della proficua collaborazione tra Usl e Comune, che prosegue da molti anni e che anche questa volta consente una facilitazione alla soluzione del problema».
Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal mese di aprile. L'agevolazione sul pagamento della tassa di soggiorno si applica su tutti i lavoratori dell'ambito sanitario che, per svolgere il proprio lavoro in una struttura della città insulare, soggiorneranno nell'intero territorio comunale: tutti questi operatori pagheranno la "citytax" una sola volta nell'anno solare, al massimo per 5 giorni; saranno poi esentati dal pagamento in tutti i successivi soggiorni di lavoro.
«In questi anni, sono molti gli operatori sanitari» spiega il Direttore Contato «che lavorano al Civile o in altre strutture dell'Usl 3 pur risiedendo fuori dal Comune di Venezia, magari perché nuovi arrivati o in attesa di stabilizzazione. Molti sono quindi i professionisti che devono pernottare nelle strutture ricettive della città: nel corso del 2024, ben 115 operatori hanno alloggiato nella sola Foresteria del Civile ed hanno pagato la citytax, costretti ripetere il pagamento ogni volta che hanno usufruito dell'alloggio per un nuovo periodo lavorativo».
Infine: «Per una parte non indifferente di questi professionisti i tributi versati più volte hanno a lungo costituito un peso economico non indifferente, che ora si riduce al solo primo versamento».
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