Venezia, surfista naufraga in laguna: salvato dalla Polizia

È accaduto verso mezzogiorno di lunedì. L'uomo, con una buona dose di incoscenza e attrattato dalle fortissime raffiche di vento - con bora oltre i 35 nodi - è sceso in acqua con il suo windsurf tra Fusina e il Ponte della Libertà: ma è caduto e non è riuscito più a risalire sulla sua tavola, rimanendo in acqua per oltre un'ora, paralizzato dal freddo e dalla paura.

A salvarlo, si diceva, è stata la Polizia, con un soccorso per nulla facile. Una prima un’unità della squadra nautica della Questura di Venezia - di ritorno dall’Isola delle Tresse nei pressi di Porto Marghera - ha intercettato in surfista in acqua nel canale Vittorio Emanuele, che collega Porto Marghera a Venezia. L'uomo era già in evidente difficoltà.

Le condizioni meteo sono così pesanti, che la Regione Veneto ha dichiarato lo stato di crisi.

"I poliziotti lo hanno avvicinato e cercato di tirarlo all’interno della imbarcazione, lanciandogli il giubbotto salvagente e delle funi", si legge in un comunicatod ella Questura di Venezia, "ma con poco successo, viste le condizioni fisiche dell’uomo debilitato dal freddo e dalla permanenza in acqua ed a causa del forte vento. Le mura della imbarcazione risultavano troppo alte per consentire di issarlo a bordo e si è reso necessario l’arrivo di un’altra imbarcazione della Squadra Nautica, più piccola e maneggevole. L’equipaggio della seconda imbarcazione è riuscito, con non pochi sforzi, a trarre in salvo il malcapitato surfista e lo ha condotto al Tronchetto dove lo attendeva una ambulanza del 118 per fornirgli le cure del caso".

L’uomo, un veneziano di 45 anni, ha poi raccontato  di essere rimasto in acqua per circa un’ora, prima dell’arrivo - davvero provvidenziale - della Squadra Nautica della Questura Lagunare.