Venezia, nasce “Sos violenza”: Usl e Comuni predispongono una linea telefonica h24
L’intesa è stata rafforzata, con l’obiettivo di aiutare le donne vittime dei compagni

Violenza contro le donne, il Pronto soccorso gioca un ruolo strategico per intercettare i casi e aiutare le vittime, per questo è stato siglato l’accordo “Sos violenza” che prevede un sistema di reperibilità telefonica attivo 24 ore su 24 tra il Servizio di Pronto Intervento Sociale del Comune di Venezia e i Pronto Soccorso degli ospedali di Venezia e Mestre, per interventi tempestivi in contatto con il Centro antiviolenza.
«L'accordo è stato vidimato nei giorni scorsi» spiega Massimo Zuin, Direttore dei Servizi socio-sanitari «dall'Usl 3 e dal Comitato dei Sindaci dei Distretti di Venezia insulare e della Terraferma veneziana: abbiamo ribadito la piena intesa, così, su modello di intervento basato sulla collaborazione tra enti locali e servizi socio-sanitari, uniti e coordinati su tutto l'ambito territoriale per contrastare la violenza di genere in modo efficace e tempestivo».
Già dal 1999 erano in essere gli accordi, tanto che i Pronto Soccorso ogni anno giocavano un ruolo strategico nell’intercettare le vittime di violenza domestica. L’Usl 3, infatti, dal 2020 è capofila della Rete Antiviolenza Territoriale “Rete Aiuto Donna”, che coinvolge circa cinquanta enti e istituzioni, tra cui Centri Antiviolenza, Forze dell’Ordine, servizi socio-sanitari, servizi sociali comunali, Magistratura, Università e Ordini professionali, organizzazioni sindacali ed enti del privato sociale, con l’obiettivo è garantire interventi coordinati e integrati, sia in termini di prevenzione che di presa in carico delle donne vittime di violenza.
Stavolta, le sinergie tra enti sono state rafforzate, in virtù dell’attenzione, alta, verso il tema, come dimostrato anche dalla Regione Veneto, che lo scorso febbraio ha abolito il ticket per le donne vittime di violenza.
«L'accordo che abbiamo di nuovo sottoscritto» conclude Zuin «permette di garantire un supporto il più capillare possibile alle donne che si rivolgono ai Pronto Soccorso in situazioni di violenza. La sua progettazione è stata condivisa in Comitato dei Sindaci dell'Ambito territoriale della terraferma veneziana, quindi è esteso anche ai territori di Quarto D'Altino e di Marcon, oltre che del Comune di Venezia: lavoriamo insieme con l’obiettivo di dare risposte concrete a un fenomeno in crescita, che ha conseguenze drammatiche non solo sulle donne, ma anche sui loro figli e figlie, spesso testimoni di episodi di violenza».
La costruzione di una rete territoriale integrata è fondamentale per intervenire tempestivamente e con strumenti adeguati, nel tentativo di evitare l’arrivo in ospedale: «La violenza» evidenzia l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini «può anche assumere forme psicologiche e coercitive, spesso invisibili agli occhi di chi non le vive direttamente. Per questo, è essenziale il contributo di tutti gli attori del territorio. La rete intende proprio evitare che le vittime debbano arrivare al Pronto Soccorso e, nel caso, è in grado di intervenire tempestivamente. Le maglie della rete si stanno stringendo di anno in anno, nella consapevolezza che il lavoro condiviso da sviluppare sia ancora tanto, anche sul fronte culturale e della sensibilizzazione» conclude.
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