Venezia si svuota: nell’ultimo anno persi altri 327 residenti

VENEZIA. Venezia ha perso nell'ultimo anno altri 327 residenti, scendendo a quota 56.356 abitanti in centro storico e nel corso del 2015 potrebbe anche infrangere la barriera dei 56 mila cittadini. È la contabilità demografica di fine anno dell'Ufficio Statistica del Comune che segnala come anche nel 2014 l'esodo sia proseguito inarrestabile, nonostante la popolazione "visibile" ogni giorno per le calli della città sia più del doppio, tra pendolari che si recano al lavoro, studenti fuori sede, turisti e residenti saltuari. Ma la rete dei servizi alla persona si misura soprattutto sui residenti effettivi, e così se Venezia abbonda di farmacie o di negozi di ottica e abbigliamento ben oltre la domanda dei suoi cittadini - grazie appunto alle presenze turistiche - quelli che si riducono sempre più sono i negozi di vicinato e gli uffici pubblici pronti a trasferirsi in terraferma. Il calo è notevolmente diminuito rispetto all'anno precedente, perché nel 2013 i Veneziani "perduti" erano stati quasi 1.600 (da 58.629 a 56.683) ma il picco negativo era dovuto in gran parte al risultato dell’aggiornamento statistico relativo al censimento del 2011.

L’esodo del 2014 è perciò più o meno in linea con quello che si era registrato negli anni precedenti. Per quanto riguarda il dato complessivo degli abitanti del Comune di Venezia si registra invece un lievissimo aumento (48 persone), passando dai 264.886 del 2013 ai 264.934 registrati al 2 gennaio di quest'anno. Mestre e la terraferma registrano una crescita più sostanziosa, pari a circa 600 residenti, dovuto anche al contributo dei nuovi cittadini immigrati che da alcuni anni ormai aiutano a tenere su il "trend" demografico nell'area metropolitana. A differenza di quanto accade per la terraferma, poi, anche la presenza degli immigrati - probabilmente anche per gli alti costi della vita e della casa - non genera in centro storico nuova residenza. Anch'essi la popolano quotidianamente per le proprie esigenze lavorative o anche solo per mendicare e poi, a sera, la abbandonano. Mentre non hanno alcun effetto in centro storico, anche per l'alto costo della vita e della casa. In calo anche l'estuario con le isole, che scende per la prima volta sotto i 29 mila abitanti, ma con un ritmo più lento rispetto a quello della Venezia storica. Il Lido perde circa un centinaio di abitanti nell'ultimo anno (da 16.927 agli attuali 16.822). Murano con Sant'Erasmo passa da 5253 residenti a 5196. E anche Burano con Mazzorbo e Torcello vede assottigliaresi anmcora i suoi abitanti: dai 2912 della fine del 2013 ai 2867 attuali. Spostamenti di poche decine di abitanti, anche perché si è ormai raggiunto lo “zoccolo duro” dei residenti e il saldo negativo è dato soprattutto dal rapporto tra i nati e i morti.
Nel complesso, i dati ci confermano che Venezia sta diventando ogni giorno di più una città di sosta e di transito, piuttosto che una città di residenza, perché la quota notevole di persone che ogni giorno la popolano, poi non diventa mai - se non in una quota minimale - stanziale. Secondo quanto hanno rilevato negli ultimi anni anche alcuni studi statistici, emerge che la dimensione demografica quotidiana del Comune-città di Venezia si attesterebbe - nelle ore diurne - attorno alle 430 mila unità, il che significa, oltre 150 mila persone in più rispetto alla popolazione residente registrata all'anagrafe del Comune. Ma questo, come detto, non contribuisce purtroppo a mantenere in funzione molti servizi di prima necessità necessari ai residenti.
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