«Venezia si candidi per le Olimpiadi: darà forza a tutto il Nordest»

Il presidente di Confturismo Veneto, Marco Michielli, sprona gli amministratori a riproporre la Serenissima per i Giochi del 2024, dopo il “naufragio” di quella per il 2020

VENEZIA. «Se Roma e Milano si stanno scaldando, Venezia non può stare a guardare». Parola di Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto (17mila imprese rappresentate a livello regionale), che sulle Olimpiadi del 2024 vuole vedere la città lagunare, e la regione tutta, schierata ai nastri di partenza per la candidatura.

«La contesa – dice – non può giocarsi solo sulle ‘solite note’, è ora che Venezia si faccia sentire. Gli eventi culturali che in questo periodo l’hanno vista protagonista, capace di un’organizzazione all’altezza del suo ruolo internazionale, dimostrano che il valore e le potenzialità ci sono tutte».

«Questa convinzione nasce in funzione di una grande opportunità e di un’esigenza – spiega il presidente di Confturismo Veneto - L’opportunità deriva da un contesto dalle grandi potenzialità e l’esigenza costituisce per il Nord Est del Paese la necessità di un forte acceleratore, che consenta di raggiungere e consolidare gli obiettivi di competitività internazionale e sviluppo sostenibile per quest’area strategica dell’Europa».

«Non ci sto a dare per scontate solo certe candidature – conclude Michielli – Senza nulla togliere alla Capitale e a Milano, credo che si debba essere capaci di guardare oltre. Se è stato doloroso vedere svanire il sogno delle Olimpiadi del 2020, con tutto l’impegno e la credibilità profusi, credo che al progetto veneziano e veneto presentato in quell’occasione si debba riconoscere che era più innovativo e più economico di quello di Roma. Tra i punti di forza della candidatura di Venezia c’era il mix di investimenti pubblici e privati che, per larga parte, erano già in avanzato iter di approvazione per la copertura finanziaria. Su Venezia le risorse c'erano, ed era di certo un progetto più leggero per i conti dello Stato. Vorrei poi ricordare il diffuso e importante tessuto ricettivo del Veneto, la regione turistica per eccellenza. Vorrei ricordare che qui i grandi scali aeroportuali non mancano. Poi le cose sono andate come sappiamo e rimangono aperti ancora tanti interrogativi. Ma come dicevo, bisogna guardare avanti. E avanti, come minimo a pari merito con le altre due città italiane di cui si parla oggi, tra le candidate vedo sicuramente Venezia e il Veneto».

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