Venezia, sempre più over 70 e calo dei 40enni

Presentato il rapporto demografico del Comune: tra centro storico ed estuario ogni anno si perdono 920 abitanti

VENEZIA. Stanno sparendo i quarantenni nella città storica. È uno degli effetti del calo dei residenti e dell’invecchiamento della popolazione in corso negli ultimi dieci anni “fotografato” dallo studio sulle dinamiche demografiche del Comune che è stato presentato ieri in prima Commissione consiliare dal dirigente del settore Statistica Michele Zanella, proprio per rendersi conto della situazione.

Resistono invece - con una diminuzione meno accentuata - le fasce di età fino ai 5 anni e quella dei sessantenni, mentre cresce in modo considerevole il numero degli anziani dai 70 anni in su, soprattutto in terraferma.

A Mestre aumenta invece il numero dei residenti compresi tra i 5 e i 25 anni di età. Un aumento dovuto all’incremento dei residenti stranieri, soprattutto extracomunitari, la cui percentuale complessiva sulla popolazione residente è passata in dieci anni dal 10 al 21 per cento.

Venezia. Centro storico, 670 abitanti all’anno in meno. La diminuzione degli abitanti nel centro storico nell’ultimo decennio è stata piuttosto costante, con una media di 670 abitanti all’anno. Fa eccezione solo il 2013, quando con la “pulizia” degli archivi anagrafici per il censimento si sono cancellate persone che non abitavano più a Venezia anche se non si erano mai cancellate dall’anagrafe. Dei quasi 7600 residenti persi negli ultimi dieci anni, il 30 per cento è dovuto al saldo migratorio negativo (la differenza tra emigrati e immigrati) e il 70 per cento al saldo naturale negativo (la differenza tra nati e morti). Il saldo migratorio esterno sarebbe positivo, con 1.824 persone che nell’ultimo decennio hanno scelto di venire a vivere a Venezia. Il problema è che molti di più - quasi 4.100 - nello stesso periodo hanno scelto di andarsene.

Lido e isole. L’estuario perde 250 residenti l’anno. Più contenuto il calo di residenti nell’estuario, 250 all’anno, ma solo perché la base demografica è inferiore a quella del centro storico. Qui il calo è dovuto quasi esclusivamente al saldo maturale negativo tra i nati e i morti. Tuttavia c’è chi resiste meglio, come il Lido che ha visto scendere solo del 6 per cento i suoi abitanti nell’ultimo decennio, mentre Pellestrina-San Pietro in Volta e Murano-Sant’Erasmo hanno perso entrambi circa l’11 per cento dei residenti nel decennio e Burano– Mazzorbo- Torcello quasi il 20 per cento.

Mestre e Marghera. La terraferma è stabile. In terraferma invece la popolazione è cresciuta fino al 2011, per calare poi nei due anni successivi e raggiungere quindi una fase di stabilità. Il saldo naturale tende a peggiorare, ma la “benzina” demografica per Mestre e il suo hinterland restano gli stranieri che compensano il calo dei residenti. Se infatti il saldo naturale ha visto nei dieci anni una perdita di oltre 8 mila persone, il saldo migratorio ha visto una crescita di oltre 10.600 residenti, di cui circa 7 mila arrivati dall’esterno e quasi tutti stranieri. L’unico quartiere mestrino che vede una perdita di abitanti è Carpenedo-Bissuola (-2,5 per cento nel decennio), mentre tutti gli altri sono in crescita, con la punta di Chirignago-Gazzera (+5,7 per cento)

L’età media più alta del Veneto. Il Comune di Venezia con 47,6 anni risulta il Comune con l’età media più alta tra quelli del Veneto, contro una media regionale del 44,3. Il più giovane è Vicena con un’età media di 45,3 anni e quello che più si avvicina a Venezia è Belluno, dove pure l’età media è di 46,7 anni, circa uno in meno di Venezia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia