Venezia, sede della Camera di commercio: l’asta partirà da 45 milioni

Pubblicato il bando per la vendita dell’immobile di Calle Larga XXII marzo. Le offerte potranno essere presentate entro le 12 del prossimo 2 ottobre

VENEZIA. Via alla vendita effettiva della sede veneziana della Camera di Commercio in Calle Larga XXII marzo, che andrà all’asta partendo da una base di 45 milioni di euro. Si è aperto ufficialmente ieri infatti il bando per la vendita dell’immobile, per fare cassa e recuperare così risorse per affrontare la costosa realizzazione della nuova sede di terraferma sui terreni di Ca’ Foscari in via Torino.

Il processo di razionalizzazione avviato dalla Camera di Commercio veneziana prevede nello specifico il mantenimento della sede legale con le operatività attuali in centro storico a Venezia in un spazio ridimensionato rispetto a Calle Larga XXII Marzo e l’unificazione delle attuali sedi in terraferma in un solo edificio in via Torino a Mestre. A queste verranno associati nel corso del tempo alcuni presidi non continuativi nei comuni con maggiore popolazione imprenditoriale del territorio. Entro il 31 dicembre sono previste le aperture di San Donà, Portogruaro e Chioggia.

L’immobile di Calle Larga XXII marzo recentemente restaurato, ha una superficie lorda di 4.924 metri quadri ed è composto da varie unità in parte ad uso commerciale, in parte ad uso direzionale, che si sviluppano principalmente su sei piani fuori terra e che risultano avere differenti altezze interne a seconda della porzione considerata. Il Palazzo, la cui facciata monumentale è in pietra aurisina, composto da più nuclei di fabbrica realizzati in distinte fasi costruttive, confina con Calle del Cristo, Piscina San Moisè e Calle delle Veste.

Le offerte dovranno pervenire alla Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare entro le 12 del 2 ottobre. Saranno ammesse soltanto offerte in aumento rispetto a quanto posto a base d’asta. Molte voci si erano levate in città nei mesi scorsi, anche da parte di associazioni di categoria, contro la decisione della Camera di Commercio di dismettere la sua sede veneziana, ridimensionando ancora la presenza di uffici pubblici a servizio delle imprese in città.
 

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