Venezia. Sanzioni ridotte, ma infuria la polemica

Ca’ Farsetti pagherà 1,3 milioni anzichè 18,3. Zuin: «Non si potranno assumere i precari, né pagare il salario accessorio»
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via San Donà, Palaplip/ Conferenza di Brugnaro ad un anno dalla sua elezione a sindaco - nella foto Zuin
Foto Agenzia Candussi/ Chiarin/ Mestre, via San Donà, Palaplip/ Conferenza di Brugnaro ad un anno dalla sua elezione a sindaco - nella foto Zuin

VENEZIA. Via libera definitivo ieri in Senato al decreto enti locali che «salva» in buona parte il Comune di Venezia dal peso delle sanzioni per lo sforamento del Patto di Stabilità 2015, ma lasciandole intatte per quanto riguarda invece le penalità per il pagamento del salario accessorio dei circa tremila dipendenti comunali, ancora bloccato, oltre che per lo stop a nuove assunzioni (con l’eccezione di quelle nelle scuole per l’infanzia). Su questo infuria la polemica tra giunta, sindacati dei comunali - che annunciano proteste anche durante la Mostra del Cinema - e opposizioni.

Né salario accessorio, né assunzione di precari. «La conversione del decreto legge» commenta l’assessore al Bilancio Michele Zuin «sancisce definitivamente per Venezia e per tutti i Comuni d'Italia che non avevano rispettato il Patto di stabilità interno nel 2015, l'allentamento per quest'anno delle sanzioni. Così la nostra città non dovrà più pagare 18,3 milioni di sanzioni, ma 1,3 grazie alla riduzione al 30 per cento dello sforamento e alla possibilità di detrarre la cifra pari alla spesa sostenuta per l'edilizia scolastica nel corso del 2015. Infine è stata prevista la norma per le assunzioni del personale insegnante, garantendo così il servizio e i livelli occupazionali delle scuole materne e asili nido. Purtroppo non è stata recepita, in sede di conversione, la richiesta del sindaco Luigi Brugnaro che, da mesi, chiedeva al governo di annullare completamente le sanzioni: sia quella economica che quella che prevede il divieto di assumere dipendenti comunali e la connessa impossibilità di erogare il salario accessorio. Il Parlamento e il Governo devono avere ben chiaro, che con la loro decisione, il Comune di Venezia non potrà né stabilizzare i dipendenti precari con i contratti in scadenza prima della fine dell'anno, né erogare il salario accessorio secondo le nuove linee meritocratiche decise con la riorganizzazione. Un voto che avremmo piacere fossero gli stessi parlamentari veneziani a spiegare ai dipendenti comunali, perché sia chiaro che, in questa partita, l'Amministrazione si è sempre schierata al loro fianco in un'ottica di reale difesa dei loro diritti».

Sindacati verso la mobilitazione. «Il Governo Renzi ha deciso di colpire e umiliare i lavoratori del Comune» replica duro Daniele Giordano, segretario generale Fp Cgil «facendo ricadere su di loro la sanzione per lo sforamento del Patto di stabilità. Per come è stato approvato il decreto, la riduzione delle sanzioni si traduce nel far pagare ai lavoratori il conto. Il salario accessorio non verrà ripristinato e il sindaco Brugnaro, nonostante il mandato ricevuto dal Consiglio Comunale, non ha fatto nulla. Si colpiscono volontariamente i lavoratori che in questi mesi hanno protestato per difendere il loro lavoro, la loro professionalità e il proprio salario. Sembra che l’obiettivo del sindaco sia esclusivamente quello di umiliare i lavoratori del Comune dato che continua in deliranti dichiarazioni su fantomatici premi a pioggia per nascondere che non ha fatto e non farà nulla per dare risposte economiche, a lavoratori che quotidianamente stanno garantendo i servizi del Comune. Il sindaco non si è mosso, così potrà usare le risorse che sarebbero andate ai lavoratori per roboanti operazioni di propaganda come, ad esempio, il controllo di vicinato o le convenzioni con qualche splendida località turistica come la Val di Chiana. Come sindacato non ci fermeremo e metteremo in campo tutte le azioni vertenziali, legali e di lotta possibili a partire dai prossimi appuntamenti pubblici come la Regata storica e la Mostra del Cinema. L’unica nota positiva riguarda il personale precario dei servizi educativi del Comune che potrà essere assunto per dare stabilità al servizio. Il sindaco deve chiarire urgentemente quale piano di assunzioni vuole mettere in campo perché non si possono lasciare bambini e famiglie nell’incertezza con il solo scopo di smantellare il servizio».

Le critiche del Pd. «Le dichiarazioni dell’assessore Zuin sui parlamentari sono incredibili» commenta il consigliere del Pd Nicola Pellicani «perchè sono gli unici che si sono battuti per ridurre le sanzioni, mentre lui e il sindaco non hanno fatto nulla». Per la consigliera Monica Sambo «ora il Comune non ha più scuse, grazie all'emendamento presentato dai parlamentari del Pd dovrà assumere le maestre. Il servizio carente, a quanto mi risulta, ha comportato la chiusura anticipata di alcuni asili tra maggio e giugno».

 

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