«Venezia, raccolta rifiuti la domenica e servizio a pagamento fuori dagli orari stabiliti»

Federico Adolfo, responsabile di Veritas, dopo l’avvio della rivoluzione raccolta rifiuti in città : «Tariffa supplementare per i locali che chiedono particolari interventi. In futuro, raccolta anche di domenica»
Federico Adoifo, responsabile di Veritas, a San Barnaba a presidiare i primi giorni di raccolta
Federico Adoifo, responsabile di Veritas, a San Barnaba a presidiare i primi giorni di raccolta

VENEZIA. «Il nostro obiettivo è migliorare». Mercoledì mattina il responsabile di Veritas, Federico Adolfo, era a San Barnaba per monitorare la situazione, capire i problemi dei residenti e assicurarsi che tutto procedesse per il verso giusto. Fino alle 8.30 molti cittadini sono arrivati a portare i sacchi dell’immondizia e a chiedere informazioni. Ieri era il giorno della carta, ma la nuova raccolta di rifiuti è iniziata lunedì, giorno di vetro, plastica e lattine.

Com’è andato il primo giorno? «Bene, anche se ci sono stati dei ritardi che avevamo comunque previsto. Ogni cambiamento porta un momento di assestamento, ma i risultati di quello che è stato il primo esperimento, cioè dalla Salute a San Trovaso, ci sono stati e si vedono. Oggi chi vive in quella zona è contento. L’area è pulita».

Avete trovato ancora molti sacchetti per le calli? «Il primo giorno sì, ma già da oggi (ieri, ndr) mi sembra che ce ne siano di meno. Ci sono due ispettori ambientali che gireranno per un mese a Dorsoduro per controllare. Quando vedono un sacco dell’immondizia abbandonato lasciano un biglietto con scritto che Veritas è passata e che non bisogna più lasciare i sacchi nella calle. Se il messaggio non viene recepito, scatta una multa da 167,50 euro».

A Venezia il netturbino suona alla porta. I residenti: arriva troppo tardi
Interpress/Mazzega Venezia, 05.10.2016.- Veritas Campo San Barnaba, Dorsoduro, iniziata la raccolta rifiuti "porta a porta".-

Molti residenti chiedono che gli operatori dicano a che ora suoneranno. Il primo giorno c’è stata confusione. Sarà sempre così? «È un problema di passaggio. Gli operatori stanno verificando qual è il migliore tragitto, ma in teoria non dovrebbe cambiare molto dagli orari precedenti. Ho sentito che qualcuno diceva che il primo giorno ci sono stati dei ritardi e in effetti abbiamo finito dopo le 13, ma il secondo giorno invece il servizio si è chiuso alle 12,30 come previsto. Nei nostri piani l’operatore passerà alla stessa ora, ma questa volta suonerà. Se una persona è anziana può comunque lasciare l’immondizia nell’atrio, così quando arriva lo spazzino, apre la porta e li prende».

Alcuni ristoratori dicono che con questo sistema saranno costretti a tenersi i rifiuti nei magazzini, per esempio chi apre alla sera tardi. In questo caso cosa si fa? «Noi stiamo risolvendo il problema dei topi e dei gabbiani e questo è un nuovo sistema per mantenere pulita la città. Chi vuole un servizio extra o ha bisogno che passiamo a prendere i rifiuti in altri orari allora dovrà pagare un supplemento per mandare appositamente gli operatori fuori dalla fascia oraria prestabilita. Capita già adesso che qualche servizio ci chieda di ritirare i sacchi dell’immondizia, dagli hotel alle attività di ristoro, in orari diversi».

Conferimento fai-da-te per non aspettare lo spazzino
Conferimento fai-da-te per non aspettare lo spazzino

In futuro ci saranno dei cambiamenti? «Stiamo pensando di prolungare il servizio anche alla domenica. È un’ipotesi che si sta discutendo e potrebbe partire a breve».

Come si può fare per gli appartamenti che si affittano ai turisti? Sembra che questo sia ancora un problema dato che le indicazioni sono state date in italiano… «I proprietari degli appartamenti sono italiani, o privati o delle agenzie. Noi sul nostro sito abbiamo in 17 lingue le indicazioni su come fare la raccolta dei rifiuti. In questo caso tra un paio di settimane provvederemo a fare un secondo giro di volantini in italiano e in inglese, in modo che anche chi è straniero possa capire che è cambiata la modalità. La responsabilità comunque è dei proprietari, quindi saranno privati e agenzie a doversi far carico di trasmettere il messaggio altrimenti la multa arriverà a loro».

Quanti sono gli operatori in servizio? «A Dorsoduro sono tre squadre, per un totale di 21 operatori. Abbiamo anche prolungato lo spazzamento, prima era dalle 6 alle 8, adesso dalle 6 alle 8,30. Dalle 6,30 alle 8,30 le barche sono fisse, poi si spostano in base a dove sono gli spazzini che raccolgono l’immondizia».

Sarebbe stato impossibile lasciare più ore le barche? «Sì perché comunque gli operatori devono compiere il loro giro e non possono ogni volta tornare in una delle sei postazioni con il contenitore pieno di sacchi. Il nostro progetto è quello di rendere Venezia più pulita, questo è il secondo sestiere e da gennaio, con Castello, partiranno gli altri fino al 2018. La situazione dei topi e dei gabbiani era diventata un problema, quindi contiamo che sia una questione di abitudine anche se noi vogliamo migliorare, quindi cercheremo di andare incontro alle richieste dei residenti».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia